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I DS, di nuova e vecchia generazione, sulla cava di Benano

Perché no. "Non scaviamo la fossa allo sviluppo sostenibile". Tutti insieme appassionatamente, fassiniani e correntone. L'orgoglio dei giovani diesse

No alla Cava di Benano: non scaviamo la "fossa" allo sviluppo sostenibile.
Qualità del lavoro e qualità dell'ambiente al centro delle politiche dei Democratici di Sinistra di Orvieto e dell'Orvietano
. (Comunivcato dei democratici di sinistra)

I principi dello sviluppo sostenibile e del rispetto delle vocazioni del territorio non possono essere disattesi da scelte non meditate e non adeguatamente partecipate destinate a incidere, per sempre, sui delicati equilibri ambientali.
Se Orvieto si attribuisce la definizione di "città del buon vivere" allora le strategie di sviluppo debbono essere coerenti: altrimenti, le belle parole rischiano di diventare vuoti simulacri. Nondimeno, la questione dei lavoratori impegnati nelle attività estrattive deve trovare una adeguata soluzione con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, le forze politiche, i sindacati e le organizzazioni della società civile.
Questa la sintesi politica dell'incontro che i Democratici di Sinistra di Orvieto e dell'Orvietano hanno promosso ieri sera, giovedì 11 agosto, nel piccolo borgo di Benano. Ferma opposizione all'ipotesi di una cava sull'altopiano dell'Alfina e chiaro impegno nel definire alternative in grado di contrastare le paventate conseguenze sull'occupazione.

All'assemblea pubblica di Benano sono intervenuti il segretario dei D.S. di Orvieto Marino Capoccia, il coordinatore dell'intercomunale dei D.S dell'Orvietano Giorgio Posti, i sindaci dei comuni di Allerona, Valentino Rocchigiani, di Castel Giorgio, Pierluigi Peparello, di Castel Viscardo, Massimo Tiracorrendo, e il vice sindaco del comune di Orvieto Carlo Carpinelli.
Il confronto è stato l'occasione per riflettere sulle criticità del nostro modello di sviluppo e per ridiscutere le politiche di gestione del territorio all'interno di un  processo di reale partecipazione pubblica.
Appare urgente, e non più rinviabile, la costituzione di un tavolo di confronto tra le istituzioni, le forze sociali, le organizzazioni sindacali e degli imprenditori, aperto alla società civile e ai diversi movimenti e associazioni, che abbia come obbiettivo quello di definire un modello di sviluppo sostenibile, concretamente praticabile, in grado di dare una risposta alle aspettative del territorio in termini di occupazione e di reddito. Un nuovo patto per lo sviluppo locale: tema che negli ultimi giorni è stato dibattuto dal nostro partito in occasione del direttivo del coordinamento intercomunale dei Democratici di Sinistra, della direzione comunale che si è svolta alla presenza dell'assessore regionale Vincenzo Riommi, e che è stato oggetto della richiesta a Orvieto di un consiglio comunale aperto.

La filiera turismo ambiente cultura che pur rappresenta un pezzo importante del nostro sistema produttivo e occupazionale, non è sufficiente da sola a garantire uno sviluppo equilibrato e immune da crisi cicliche.  Accanto a questa, diventa prioritaria la realizzazione di un sistema industriale e manifatturiero solido e integrato con le peculiarità ambientali e territoriali, che completi assieme alla filiera dell'agricoltura di qualità e ai progetti legati all'economia della conoscenza (università e centri di ricerca) la struttura economico-produttiva dell'intero territorio orvietano. 

L'iniziativa di ieri si colloca nell'ambito di un percorso politico che vuole contribuire alla mobilitazione delle energie più vive della città, teso a costruire un confronto sui grandi temi dello sviluppo, della coesione sociale e della qualità della vita: un processo che apre una stagione nuova, complessa e densa di opportunità.

Non esistono divergenze fra i democratici di sinistra
(Comunicato del gruppo consiliare DS)

In riferimento all'art. di questa mattina riportato sul giornale dell'Umbria, il gruppo consiliare dei D.S unitamente ai propri rappresentanti di giunta, smentisce fermamente che vi siano posizioni divergenti da parte di alcuni membri della giunta, come riportato dallo stesso giornale.
Si sottolinea che la posizione rappresentata nell'assemblea pubblica di Benano prima, e, nel comunicato poi, è la linea politica condivisa dai D.S dell'Orvietano, linea politica che nei giorni scorsi ha trovato un largo consenso da parte delle organizzazioni sindacali, sociali, economiche e di categoria, soprattutto laddove esplicitava il no alla cava in quel sito, in quanto incompatibile con le caratteristiche territoriali ed ambientali, ma il si ad individuare chiare alternative di sviluppo economico del territorio, in modo da dare certezze agli abitanti sulla salvaguardia e valorizzazione dell'ambiente, il mondo dell'imprese e quello dei lavoratori.
I Democratici di Sinistra colgono l'occasione per sottolineare che sono fortemente impegnati alla definizione di un progetto di sviluppo coerente con le vocazioni del nostro territorio.

Gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra - Comune di Orvieto

L'orgoglio DI ESSErci
Una riflessione dei giovani DS
(Cominicato della Nuova generazione DS)

Ieri sera, a Benano, abbiamo avuto la dimostrazione che il nostro è un partito vivo e che finalmente recupera l'antica tradizione, talora dimenticata, di promuovere la partecipazione popolare anche su argomenti decisamente spinosi.

Siamo orgogliose/i di appartenere ad una formazione politica che non esita a mettersi in discussione quando è necessario e lo fa scegliendo la piazza, il confronto popolare con parole chiare e con fiducia nello scambio.
Riteniamo che questa sia la strada per quel rinnovamento che noi giovani auspichiamo e a cui dedichiamo tempo, energia e passione, Una direzione di marcia coraggiosa e tenace, che i Democratici di Sinistra stanno intraprendendo con slancio e convinzione.

Il nostro obiettivo è quello dell'innovazione politica, termine che per noi significa:

 Scelte programmatiche chiare e coerenti con le vocazioni del territorio;
 Condivisione delle scelte di governo del territorio, dell'economia e del sociale da attuare attraverso tavoli di concertazione, una reale consultazione delle basi, un autentico confronto popolare;
 Una visione olistica del territorio in cui cittadini e cittadine, ambiente naturale e urbano, sviluppo economico e qualità della vita siano parte di un sostanziale e realizzabile piano di "Ecocity" in cui il concetto di sviluppo sostenibile sfugga ad ogni possibile ambiguità.
 
Questa è la rotta che noi sogniamo per il partito e che deve necessariamente tradursi in concreti atti amministrativi, al fine di dare sostanza alla progettualità politica che non può essere ristretta al solo periodo elettorale.

La serata di ieri deve rimanere nella nostra memoria politica come un momento di reale confronto, di arricchimento reciproco, e di reale focalizzazione degli obiettivi; deve soprattutto essere per noi un insegnamento prezioso che ci guidi nelle azioni future.

 

Pubblicato il: 15/08/2005

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