I diesse costruiscono il loro progetto per l'Orvietano

Capoccia al lavoro per confezionare la proposta dei diesse per lo sviluppo dell'Orvietano.

Il punto di partenza del ragionamento che sta portando il segretario dei diesse ad incontrarsi in questi giorni con i rappresentanti degli industriali e con i sindacati è che "Il governo di Centro-Destra non ha saputo dare risposte ad una crisi economica che ha indebolito l'assetto produttivo del Paese". Da qui l'esigenza di "chiamare al confronto su un grande progetto di rilancio dell'economica le forze politiche e sociali, le Istituzioni e il sistema del credito; di prospettare, inoltre, soluzioni di sviluppo del sistema produttivo e di tutela per il futuro del lavoro e dell'occupazione".

Da questi presupposti è iniziato, continua la nota diffusa dalla segreteria diesse, "un percorso dialettico di condivisione delle conoscenze e dei progetti per il nuovo sviluppo della nostra realtà. Nella riunione del 1 agosto si è evidenziato immediatamente come tutti i soggetti intervenuti siano coscienti del preoccupante stato in cui si trova la nostra realtà economica e produttiva, e quindi anche sociale, e tutti hanno ribadito come sia di primaria importanza agire subito e con decisione alla costruzione di un documento sulle procedure da mettere alla base del nuovo progetto di sviluppo economico del nostro territorio.

È significativo che sia le forze sindacali, sia l'Associazione industriali, sia il Partito dei democratici di sinistra abbiano condiviso le stesse analisi della realtà attuale e abbiano deciso di lavorare uniti per quella che è stata riconosciuta come l'esigenza primaria che oggi ha la nostra società: una seria e costruttiva programmazione e progettualità per l'immediato futuro.

Questo importantissimo lavoro istruttorio che il partito dei Ds sta svolgendo sarà completato nei prossimi giorni con le associazioni di categoria e con le forze sociali ed economiche dell'Orvietano in modo di arrivare alla ripresa delle attività (inizio settembre) con un progetto largamente partecipato e condiviso che i Ds pongono alla base dello sviluppo futuro".

Nonostante la dialettica interna alquanto vivace, Capoccia prosegue nel suo intento di costruire una proposta del suo partito da offrire agli alleati di centrosinistra per affrontare le oggettive difficoltà nazionali e locali, che a settembre emergeranno nella loro crudezza, senza possibilità alcuna di procrastinazione.