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Fulco Pratesi, presidente WWF, dice il suo no alla cava di Benano

Lettera del presidente nazionale del WWF a Mocio, Lorenzetti ed al Ministero dell'Ambiente

foto di copertina

Anche Fulco Pratesi, presidente del WWF, interviene sulla ormai nota ed emblematica vicenda della cava di Benano con una lettera indirizzata al sindaco Mocio, alla presidente Lorenzetti, al Ministero dell'Ambiente. Così scrive Pratesi:

"Le molte iniziative prese dal locale Comitato per la difesa del territorio di Benano al fine di scongiurare l'apertura di una nuova cava di basalto estesa 70 ettari hanno aperto un fronte di discussione di grande interesse.

Nel contesto del dibattito la sezione di Orvieto del WWF ha avuto il merito di diffondere le immagini della situazione esistente, mettendo in luce aspetti contraddittori per un sistema sociale e amministrativo che vuole diffondere di sé l'immagine del "buon vivere".

La Regione Umbria - occorre ricordarlo - dopo la Sardegna è seconda in Italia per il rapporto fra materiali di cava estratti e popolazione, con un quantitativo di 14,37 tonnellate/abitante/anno. È dunque strano che anche in una zona come l'Orvietano - di alto valore ambientale e paesaggistico, naturalmente vocata per attività a basso impatto come l'agricoltura, l'agriturismo, il turismo culturale, ecc. - si pensi di continuare a distruggere le zone agricole per favorire attività industriali redditizie solo per chi le intraprende, e che neppure l'arcaica legge mineraria nazionale qualificava di pubblico interesse, escludendole dal novero delle "miniere". 

Il fatto che le colate laviche dell'anfiteatro Vulsinio abbiano lambito la valle del Tevere e del Paglia non è motivo per consentire ulteriori speculazioni, cercando di giustificarle in nome di una occupazione che difficilmente potrebbe superare le venti persone, a fronte delle 50 dichiarate.

Né riusciamo veramente a credere a chi propaganda come un toccasana il "ripristino" di queste profonde ed irrecuperabili ferite; abbiamo la netta impressione che sempre più spesso il ripristino diventi un cavallo di Troia per giustificare l'ulteriore prosecuzione degli scavi anche dopo l'ufficiale termine delle escavazioni consentite.

L'esperienza di molti altri casi ci induce ad essere pessimisti, ed a chiedere fermamente perlomeno il  ridimensionamento del progetto, e ad associarci al Comitato contro la cava di Benano nel chiedere al sindaco e alla Regione che essa non venga inserita nel P.R.G. Operativo di imminente approvazione.

Siamo convinti che il territorio di Orvieto meriti ben altre prospettive di valorizzazione, basate sulle attività "ecocompatibili" e a basso impatto ambientale di cui si è detto sopra, e per questo attendiamo una decisione  che cancelli questo progetto, o quantomeno ne riduca drasticamente le dimensioni.

La lettera di Pratesi è stata successivamente "perfezionata" da un approfondimento che il presidente del WWF ha avuto con i dirigenti locali dell'associazione e quindi la possibilità che sia assunta una decisioni che "quantomeno ne riduca drasticamente le dimensioni" è da considerarsi superata, come comunica il WWF sulla sua bacheca, nel manifesto che sarà affisso oggi.

 

 

Pubblicato il: 08/08/2005

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