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Provincia. Messa in discussione l'esistenza dell'ATO

Dopo una vivace polemica affidato alla Giunta il compito di compiere gli approfondimenti necessari per perseguire la "massima qualità, efficienza, efficacia e, soprattutto, il massimo risparmio di risorse"

E Rifondazione costituisce una consulta permanente acqua... 

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Doveva essere soltanto l'approvazione della modifica dello statuto per il semplice cambio di sede del "Consorzio d'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale Umbria 2, ma si è invece innescata una sottile polemica politico amministrativa.  

Prima della votazione, infatti, il consigliere Torquato Petrineschi, a nome del gruppo di FI, ha presentato un documento di accompagnamento in cui si evidenziava che "il proliferare degli organismi intermedi crea costi aggiuntivi al cittadino utente" e si chiedeva di intervenire presso l'Unione delle Province d'Italia al fine di "considerare la competenza dell'ATO quale competenza strategica dell'Ente Provincia".

La proposta è stata criticata dai rappresentanti dei gruppi del centrosinistra, Roberto Montagnoli, Giorgio Finocchio, Domenico Rosati e Giuseppe Ricci dei DS, Alberto Sganappa dello SDI, Danilo Buconi del PDCI e Roberto Battistoni del PRC "che - hanno detto - rischia di vanificare lo sforzo per una riforma endoregionale complessiva che deve essere perseguita unitariamente. Tale riforma va fatta nelle sedi opportune e non deve essere strumentalizzata demagogicamente".

Da parte loro i consiglieri del centrodestra, Mario Montegiove di AN, Ermanno Ventura di FI, Alfredo Santi dell'UDC hanno sottolineato "lo sperpero di denaro pubblico per il mantenimento di questi carrozzoni politici che si traduce con l'aumento delle tariffe per le popolazioni" ed hanno insistito nella presentazione di un loro ordine del giorno.

Il capogruppo dei DS, a nome della maggioranza, ha quindi presentato un documento alternativo in cui -dopo aver sottolineato che la riforma degli Enti di secondo livello è compresa negli impegni della presidente della Regione dell'Umbria, che il "Servizio idrico" è materia di approfondimento da parte di una Commissione composta da sindaci e presidenti delle Province e che la tariffa idrica praticata in provincia di Terni è la più bassa dell'Umbria e al di sotto della media nazionale- si dà mandato al presidente ed alla sua Giunta "di sollecitare un approfondimento sulla materia che coinvolga pienamente il Consiglio provinciale, l'UPI, l'ANCI sul percorso di riorganizzazione complessiva del sistema di governo dei servizi al cittadino, che persegua la massima qualità, efficienza, efficacia e, soprattutto, il massimo risparmio di risorse".

La presenza dell'ATO è quindi in discussione, nel quadro di una più vasta riorganizzazione delle competenze e della funzionalità dell'amministrazione.

Si è proceduto, quindi, alla votazione dei due ordini del giorno con l'approvazione di quello proposto dal centrosinistra (12 voti favorevoli, 1 astenuto -Battistoni del PRC- e 6 voti contrari dell'opposizione), mentre il documento del centrodestra ha registrato soltanto 6 voti favorevoli. Le variazioni allo Statuto dell'ATO sono state, quindi, approvate con l'astensione dei consiglieri del centrodestra.

Pubblicato il: 04/08/2005

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