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Note da un Consiglio di mezza estate

Temi emergenti servizi scolastici, una variazione al bilancio e la questione di quel supermercato adiacente al Borgo

foto di copertina

Consiglio comunale in una serata di mezza estate, un lunedì caldo, luci basse nella sala, quasi a mantenere con l'oscurità un fresco che non c'era.

Tra i temi rilevanti la risposta dell'assessore Stopponi alle interrogazioni di Olimpieri, An, e Imbastoni, Prc, sulle nuove tariffe dei servizi mensa e scuolabus.

L'assessore ha ribadito che "gli adeguamenti delle tariffe, ferme al 2000, sono state effettuate sulle fasce di reddito più alte, con una scelta politica che ha teso a favorire i più svantaggiati" e che il reddito è calcolato secondo i parametri ISE, quindi tenendo conto del reddito, del patrimonio, delle caratteristiche del nucleo famigliare e di altri parametri che definiscono la tipologia economica della famiglia.  

Ancora un'interrogazione di Olimpieri a proposito di un presunto debito del Comune nei confronti dell'Asl per ben 2milioni di euro, il canone che sarebbe dovuto per l'affitto dell'ex ospedale.

Il sindaco Mocio ha ripercorso nella risposta l'intera vicenda ed ha tranquillizzato il Consiglio, convinto che le spese per la ristrutturazione e la manutenzione dell'edificio effettuate dal Comune saranno sufficienti per pagare l'occupazione del suolo. La questione comunque finirà con un arbitrato, anche se i punti di vista tra Comune ed Asl sembrano alquanto lontani: il primo penserebbe giusti 100mila euro l'anno di affitto, il secondo ne pretenderebbe 400mila. Si vedrà.

Altro punto interessante nell'interpretazione delle dinamiche amministrative della città il rinvio chiesto dall'assessore Desideri del piano attuativo richiesto dalla società Engina nell'area ex Riccetti, adiacente al Borgo. Lì ci verrebbe una media struttura di vendita nel settore alimentare, un supermercato, insomma. Il motivo del rinvio è stato ufficializzato dal sindaco nella "necessità di arricchire la pratica, già perfezionata dal punto di vista edilizio, anche con la partecipazione delle categoria commerciali coinvolte nella scelta". Tutti d'accordo nel rinvio, tranne le minoranze, che hanno inteso o non necessario coinvolgere nella scelta le categorie commerciali o insinuare una "zeppa" nella crepa aperta nella maggioranza .
Gialletti, alquanto contrariato dalle supposizioni che lo avrebbero voluto favorevole al voto subito e sostenitore del supermercato, ci ha chiarito che "se si ritiene utile questa verifica con le categorie non ci sono problemi, ma nel merito lo SDI è d'accordo perché in quell'area sorga una media struttura commerciale. È una scelta a favore del consumatore. Questo è l'aspetto che più ci interessa, oltre al fatto che la pratica edilizia è di per sé ineccepibile".
Una variazione al bilancio si è resa necessaria per avviare i lavori della complanare. E tutti in ferie.

Pubblicato il: 02/08/2005

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