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Diesse umbri: no alla cava di Benano

Dichiarazioni del segretario regionale, Fabrizio Bracco, e del coordinatore della sinistra ecologista, Lorena Pesaresi

ORVIETO - "Sessanta ettari di cava nell'Orvietano non sono "esempio" di sostenibilità ambientale, economica e sociale". In questi termini i Ds dell'Umbria attraverso le dichiarazioni del segretario regionale, Fabrizio Bracco, e del coordinatore della sinistra ecologista, Lorena Pesaresi, scendono ufficialmente in campo sul fronte del no alla cava di Benano. "La prima più importante infrastruttura che regge l'economia, la vivibilità e la sicurezza di un Paese o di una città - dichiarano - è il suo territorio: la sua conservazione e manutenzione e la sua qualità, sono obiettivi prioritari". Quanto all'attività estrattiva essa è per i Ds "un importante segmento per l'economia regionale che ha bisogno, tuttavia, di strumenti, regole e ruoli più chiari, più efficaci e meno conflittuali tra i diversi livelli istituzionali di riferimento, a partire dalle competenze di chi e come deve pianificare". Intanto sono salite a quasi due mila le firme raccolte negli ultimi dal comitato per la difesa dell'Alfina.  

Pubblicato il: 30/07/2005

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