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Usura, attesa per l'interrogatorio

Dovrebbe tornare davanti al pm nei primi giorni della prossima settimana M.S., il trentacinquenne di Torre Annunziata da una ventina di giorni agli arresti

ORVIETO - Dovrebbe tornare davanti al pm nei primi giorni della prossima settimana M.S., il trentacinquenne di Torre Annunziata da una ventina di giorni agli arresti nel carcere di Terni per l'inchiesta antiusura della guardia di finanza di Orvieto. In quella che sembra ormai una fase piuttosto avanzata dell'indagine, le dichiarazioni dell'arrestato potrebbero offrire un contributo decisivo ai prossimi risvolti dell'inchiesta. E potrebbero innanzitutto aiutare a capire definitivamente il ruolo giocato dall'arrestato ovvero se sia da considerarsi un "esattore" di una più vasta organizzazione o se avesse, invece, agito in proprio. Qualche particolare in più potrebbe uscire nel caso spuntassero nuove vittime del giro di cui però, al momento, non ci sarebbe - almeno ufficialmente - traccia. La procura intanto prosegue a ritmo serrato le verifiche bancarie sulla scorta degli assegni che mensilmente la vittima accertata consegnava al presunto usuraio. Il tasso d'interesse applicato sarebbe uno dei rompicapo sul quale si starebbero arrovellando gli inquirenti. Nell'ambito della stessa inchiesta, ma sul fronte opposto, prosegue senza sosta anche il lavoro dei carabinieri chiamati ad accertare la natura dell'incendio che, domenica pomeriggio, ha divorato il laboratorio della panetteria napoletana di via Beato Angelico. Gli esami del Ris non saranno disponibili prima di qualche settimana e la questione è diventata sempre più ingarbugliata per il sospetto - in parte condiviso dagli inquirenti - che possa essersi trattato di una simulazione di reato. Un fatto questo che complicherebbe non poco la posizione controversa del titolare la cui attività resta tuttora sotto sequestro.

Pubblicato il: 30/07/2005

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