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Da Capitini a Gandhi: una strada per la non violenza

Sabato 30 luglio alle ore 11,00 presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore in Piazza Duomo, ad Orvieto. Incontro pubblico sul tema: "Aldo Capitini e Gandhi e le frontiere (reali e/o immaginarie) di oggi? Guerra o pace?"

Sabato 30 luglio alle ore 11,00 presso la Chiesa di San Giacomo Maggiore in Piazza Duomo, ad Orvieto, incontro pubblico sul tema: "Aldo Capitini e Gandhi e le frontiere (reali e/o immaginarie) di oggi? Guerra o pace?" in occasione della proiezione del filmato "Perugia - New Dehli" realizzato dalla compagnia Teatrale ALIA.

 

L'incontro è promosso dal Comune di Orvieto, dall'Associazione Etneiro, dall'Associazione "Emergency" e dell'Associazione "Articoli 21".

Interverranno l'assessore alla Cultura, Teresa Manuela Urbani, il portavoce dell'Associazione Etneiro, Stefano Cimicchi, Andrea Antoniella (Mago Lapone) protagonista del viaggio Perugia/New Dehli), Fausto Carloni della Compagnia Teatrale ALIA, Massimo Cucchiarini, rappresentante di Emergency, Enrico Mascelloni, curatore della mostra "La Sindrome di Terlano" ed il giornalista Ennio Remondino, inviato speciale della RAI.

 

Il progetto "Da Capitini a Gandhi: una strada per la non violenza"  è stato intrapreso nel 2004  a tre anni dall'esplosione mondiale del terrorismo fra le due macro-culture, dal gruppo ALIA nella ricerca di un percorso che possa unire uomini, divisi da concetti territoriali e politici, di confrontare le loro culture, conoscere e convivere con abitanti di terre con storia, religioni e mentalità diverse, come un processo di unificazione intellettuale della moltitudine caotica, nell'era della globalizzazione. 

 

Partita da Perugia l'11 settembre 2004, "La Carovana della Pace" composta da 25 artisti italiani su un pullman, due furgoni e una moto apripista, ha raggiunto l'India, portando, nel suo viaggio, spettacoli e un messaggio di pace alle popolazioni che ha incontrato. 

La Carovana Nomade Alia ha compiuto circa 9000 KM fra l'est Europa, la Turchia, l'Iran, il Pakistan giungendo a New-Delhi il 22 ottobre 2004,  e compiendo un vero e proprio tour di 20 tappe in 40 giorni sulla rotta prevista, ha incontrato le compagnie e le popolazioni locali per sviluppare il progetto di mediazione culturale con le scuole e le comunità ospitanti.

Gli artisti, dunque, come mediatori culturali attraverso l'arte di vivere, vivendo d'arte e proponendo suggestioni e scambi d'opinione con lo scopo unico di ridurre i pregiudizi sociali e trasformarli in curiosità e scambio.

Il progetto è stato promosso dal Ministero degli Esteri, dalla Provincia e dal Comune di Perugia, dalla Regione dell'Umbria e dal CPS Libertas del capoluogo umbro. 

L'inizio del cammino dalla città di Perugia, è stato un  omaggio per ringraziare il luogo in cui Aldo Capitini visse e sviluppò il proprio pensiero, che ancora oggi è una traccia evidente, soprattutto in quel percorso Perugia-Assisi, che da 42 anni, permette a milioni di uomini e di donne di manifestare il proprio dissenso alle guerre attraverso un pellegrinaggio che termina nella città che fu patria del mistico, Francesco d'Assisi.

Nel viaggio Perugia-New Dehli, gli artisti del gruppo ALIA hanno proposto performance multisensoriali dove una parte di essi, gli educatori e i pittori, hanno stimolato la fantasia dei bambini delle comunità sul tema della pace; il Circo Girasole che annovera anche un'esperienza cinematografica nel "Pinocchio" di Benigni, ha animato le piazze e i teatri coinvolgendo la gente, basando la sceneggiatura sul pensiero di Capitini, la sua vita, le teorie della Religione Aperta, in cui intrecciare rituali sacri collettivizzando il concetto di spiritualità in chiave teatrale ed estetica, il concetto di ricerca della verità nella propria interiorità e nella relazione con gli altri, la compresenza del bene e del male, quella logica Capitiniana basata sull'amore, che colma gli errori e la drammatica scissione interiore sempre presente nei malvagi che aiuta a comprendere l'impossibilità di creare distinzioni e quindi la lotta dell'essere contro i limiti personali, naturali e storici.

Il progetto "Da Capitini a Gandhi: una strada per la non violenza"  ha riguardato anche un corso di sensibilizzazione nelle scuole sul tema della non-violenza e il culto della pace, svolto da educatori, filosofi e professori delle scuole superiori del territorio della durata complessiva di 6 mesi.

 

Pubblicato il: 29/07/2005

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