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Orvieto. A fuoco un forno nel centro storico

È quello in via Beato Angelico. Tutte le ipotesi sui motivi dell'incendio restano al vaglio. Anche, nel caso del dolo, quella che sull'episodio si allunghi l'ombra del racket

di Stefania Tomba

ORVIETO - Incendio nel centro storico. Ad essere aggredito improvvisamente dalle fiamme nel primo pomeriggio di ieri il forno di via Beato Angelico. Il fuoco divampato intorno alle 15 ha coinvolto il retrobottega della panetteria - pasticceria napoletana, ovvero il locale destinato al laboratorio che si affaccia direttamente su piazza Ippolito Scalza. Da qui si sono sviluppate le fiamme che hanno completamente distrutto uno dei forni, alcuni scaffali e danneggiato le porte del locale. Il propagarsi delle fiamme, agevolato dalla gran quantità di materiale di carta e cartone presente all'interno del laboratorio, ha saturato l'aria fino a infrangere i vetri della porta e della finestra che si aprono direttamente sulla piazza. A quel punto la fuoriuscita del fumo ha allarmato i residenti della zona. In particolare sarebbe stata la signora che vive al piano superiore del negozio a chiamare il 115 che è giunto sul posto con cinque uomini e due mezzi. Al loro arrivo è stato necessario anche l'intervento del 118 per soccorrere la titolare che, avvertita di quanto stava accadendo, è accorsa, insieme al marito, e in preda a uno stato di choc, è stata trovata distesa in terra sulla piazza. La donna è stata trasferita al Santa Maria della Stella. Lo spegnimento ha richiesto oltre due ore di intervento. Più tutto il tempo necessario per i carabinieri, la guardia di finanza e la procura ad effettuare i rilievi del caso e raccogliere le prime testimonianze dei residenti. Operazioni queste che si sono protratte fino a sera davanti agli occhi pieni di sgomento del titolare. Gli inquirenti non si sbilanciano sull'origine del rogo. Tutte le ipotesi restano al vaglio. Tanto quella accidentale quanto quella dolosa. Tra le ipotesi che potrebbero ventilarsi nel caso del dolo anche quella che sull'episodio si allunghi l'ombra del racket. E addirittura non sarebbe completamente da escludersi la pista che quanto accaduto possa, in qualche maniera, ricollegarsi alle recenti indagini della finanza che hanno condotto, una ventina di giorni fa, all'arresto per usura di un 35enne campano.

Pubblicato il: 25/07/2005

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