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In duemila contro gli incendi boschivi

Collaborazione tra Regione, comunità montane, vigili del fuoco, forpo forestale dello Stato e volontariato

Sono circa duemila le persone che in Umbria sono al lavoro per la campagna 2005 contro gli incendi boschivi, nell'ambito della sperimentata collaborazione tra Regione, comunità montane, vigili del fuoco, forpo forestale dello Stato e volontariato. Infatti è pienamente operativo il "Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2004" approvato il 29 giugno scorso dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore regionale all'agricoltura, Carlo Liviantoni.
Nel Piano sono dettagliate tutte le azioni che vengono previste per fronteggiare un problema che rappresenta una grossa minaccia per il cospicuo patrimonio forestale umbro. Con oltre 300 mila ettari di bosco, infatti, la superficie forestale rappresenta oltre un terzo dell'intera superficie regionale e rappresenta il 35,6 per cento del territorio, un indice molto alto se rapportato con quello italiano che è pari al 21,6 per cento. Lo scorso anno i dati degli eventi verificatisi in Umbria (65 gli incendi per una superficie boscata incendiata pari a 72 ettari), sono ritenuti  confortanti dal servizio regionale programmazione forestale, sia rispetto alla serie storica  regionale sia nel confronto con le altre regioni.
Anche per questo anno sarà attivata la sala operativa unificata permanente (Soup) nella quale saranno presenti operatori di tutti i soggetti istituzionali coinvolti (Regione Umbria, comunità montane, Corpo forestale dello Stato e Corpo nazionale dei vigili del fuoco). IL "Soup" è una struttura ormai  collaudata e l'esperienza dello scorso anno si è dimostrata efficace e tempestiva, limitando al massimo il tempo d'intervento sul fuoco.   Anche nel 2005 gli oltre mille aderenti alle associazioni di volontariato concorreranno attivamente all'avvistamento degli incendi e al pattugliamento dei boschi e nella campagna 2005, per la prima volta, alcune squadre di volontari opportunamente addestrate concorreranno all'azione di contrasto attivo degli incendi.
Il piano prevede azioni specifiche di prevenzione saranno attivate in "aree ambientali particolarmente sensibili", come parchi nazionali e regionali, siti d'interesse comunitario, zone di protezione speciale, siti d'interesse regionale, zone di elevata diversità floristico-vegetazionale e le aree che fanno parte del sistema territoriale d'interesse naturalistico ambientale (Stina).

Pubblicato il: 26/07/2005

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