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Pendolari-Saccà. Cronaca di una brutta giornata

Disagi, ritardi, sporcizia, pericolosità. È quanto hanno evidenziato i pendolari orvietani al responsabile delle relazioni esterne di Trenitalia. Ma non ci sono risposte che fanno sperare in un futuro migliore...

Vivacità dialettica e forte determinazione hanno caratterizzato, ieri sera in Comune, la riunione tra il Comitato dei pendolari con il responsabile delle Relazioni esterne di Trenitalia, Vincenzo Saccà(nella foto sopra) ed il responsabile regionale di Trenitalia, Bruno Severi.

All'incontro ha partecipato l'assessore regionale ai Trasporti, Giuseppe Mascio, il vice sindaco di Orvieto, Carlo Carpinelli, l'assessore al Trasporto pubblico locale e pianificazione dei trasporti della Provincia di Terni, Gianpaolo Antoniella, i sindaci dei Comuni dell'Orvietano e dell'Alto Lazio, ma anche consiglieri comunali e rappresentanti politici che rivendicano maggiore attenzione per il ruolo dello scalo ferroviario di Orvieto. 

L'incontro, chiesto dai pendolari, è stato promosso dalle istituzioni ai vari livelli proprio per giungere a punti di incontro ed impegni precisi sia sul fronte delle legittime istanze degli utenti sia per rilanciare la necessità di un lavoro congiunto e sinergico sulla tematica dei trasporti su rotaia in termini di servizio ma anche di sistema regionale ed interregionale.

Al riguardo il vice sindaco di Orvieto, Carlo Carpinelli ha evidenziato il fatto che "La realtà orvietana costituisce un ambito importante dell'industria culturale e turistica regionale, ma le carenze strutturali che presenta oggi la stazione ferroviaria di Orvieto che costringe i turisti, oltre che i pendolari, a disagi inauditi e squalificanti che non possono perpetuarsi nel tempo, sono tali da imporre una ferma richiesta di impegni. A Trenitalia diciamo che esiste un contratto di programma e di esercizio che va rispettato e che prima di essere clienti, i viaggiatori sono 'persone' che non possono fare a meno di utilizzare il treno per motivi di lavoro o altre ragioni. Servono risposte su igiene, sicurezza, comunicazioni circa l'impostazione del nuovo orario ferroviario 2005/2006 che non potrà non essere partecipato. Su questi temi le Istituzioni tutte intendono essere  garanti".

Dello stesso avviso anche l'assessore provinciale ai Trasporti, Gianpaolo Antoniella che ha espresso "la volontà comune di dare le risposte, nell'ambito di una strategia generale dei trasporti che dovrà affrontare anche la questione dell'integrazione ferro-gomma dei trasporti. I pendolari pongono questioni come la sicurezza, l'igiene, la puntualità, l'informazione, l'inadeguatezza e l'insufficienza del materiale rotabile. Il primo problema da affrontare è quello della sicurezza.  Confidiamo nella massima disponibilità a dialogare e dobbiamo far sì che da incontri come questo emergano le soluzioni dei problemi. Stiamo lavorando per costituire un nucleo operativo in rapporto costante con la Regione e Trenitalia ed abbiamo instaurato con l'Assessore Regionale, Mascio un rapporto finalizzato ad andare incontro alle esigenze degli utenti. L'impegno è di arrivare a risultati concreti". 

Il dibattito successivo ha ripreso i contenuti della piattaforma minima di richieste in ordine ai disagi quotidiani subiti dai pendolari dell'Orvietano, che fu oggetto il 13 gennaio del 2004, di un analogo incontro promosso dal Comitato Pendolari e dalle amministrazioni comunali interessate ai servizi dello scalo ferroviario di Orvieto, coordinati dal Comune di Orvieto.

Ne ha parlato, Fabiola Di Loreto, portavoce del Comitato dei Pendolari: "l'obiettivo di risolvere il problema era alla radice dell'approccio che abbiamo tentato in questi anni con Trenitalia. Se questo non ha funzionato non dipende dalla responsabilità dei pendolari. Oggi non c'è più il clima sereno rispetto all'incontro del 13 gennaio 2004. Allora avevamo chiesto di risolvere questioni fattibili con un comitato pendolari costituito. Noi pendolari diamo a Trenitalia un corrispettivo economico rispondente, peraltro, alla carta dei servizi della stessa Trenitalia. L'approccio instaurato un anno fa era serio, però non abbiamo avuto le risposte che volevamo.  I "numeri" della stazione FS di Orvieto e di noi pendolari sono eloquenti: circa 1050 abbonamenti mensili, oltre 800 biglietti giornalieri, un fatturato di circa 5 miliardi annui di vecchie lire e poi un bacino di utenza ampio da Acquapendente, a Bagnoregio, Castiglione in Teverina e Bolsena, l'Alto Orvietano e parte della Teverina Umbra; e ancora, almeno 1.600 viaggiatori giornalieri, con punte in talune occasioni di oltre 2.000 utenti; ma anche il costante pericolo di depotenziamento della stazione che penalizza i collegamenti da Orvieto verso il Nord e il Sud e, infatti, oggi la stazione di Orvieto è la 'porta di accesso di una città che ha la vocazione naturale nel turismo', ma è una 'schifezza' dal punto di vista igienico e dell'accoglienza". Nel gennaio 2004 rivendicavamo quattro questioni concentrate sugli orari dei treni, ma sono state ampiamente disattese, abbiamo solo ottenuto un treno nella fascia oraria delle 7 e grazie all'intervento della Regione! Non è avvenuto neppure il miglioramento dei trasporti tra Orvieto e Firenze. Il problema delle difficoltà di Trenitalia non è un problema nostro! Oggi rivendichiamo questioni come: salute (l'emissione di fumi, pressoché ogni giorno, dal radiatore del treno, ad ogni frenata è un problema di salute e di sicurezza), sul rispetto degli orari non c'è più un treno che viaggia in orario; sui parametri minimi di igiene e la pulizia siamo all'indecenza. Oggi il ritardo di dieci minuti non è neanche considerato. Il problema è grave ed è sociale e riguarda tutti. Rispetto a un anno fa, oggi noi non facciamo proposte, vogliamo risposte! Ci stiamo muovendo in altre forme: abbiamo sensibilizzato i Ministeri dei Trasporti, e della Salute. Questa città, dal punto di vista dell'ambiente, è la più penalizzata dal transito della Ferrovia Direttissima Roma-Firenze ma in cambio non ne trae alcun vantaggio in termini di trasporto".

Poi le testimoniane di alcuni pendolari come Francesca Tisci: "Non c'è sentore su quello che succederà sul nuovo orario. Per ora solo voci di corridoio. Chiediamo che Trenitalia ci metta al corrente già in questa sede rispetto a quello che, entro il mese di luglio, verrà deciso riguardo al nuovo orario 2005/2006 visto che il cambio di orario ci assoggetta per tutto l'anno. Un anno fa, ci venne detto che non si può cambiare orario in corso d'opera: ebbene questo ha riguardato la tratta Orvieto-Roma, non altre tratte. Un'altra questione che sulla quale ravvisiamo gravi carenze è quella delle cosiddette promozioni on.-line lanciate ma che non tengono conto della costante dei pendolari!";  per Mario Valentini: "Siamo a livello di Terzo Mondo. Ricorreremo da domani in poi a tutti i mezzi a nostra disposizione perché questa vertenza che da oggi apriamo con Trenitalia ci veda uscire vincitori. Ricorreremo anche alla Procura della Repubblica, laddove ne ravvisiamo le condizioni (che ci sono). Una questione seria è la mancanza delle manutenzioni che ha subito riduzioni del 30% a scapito della sicurezza.  Se il Dott. Saccà è in condizione di dare risposte alle quali seguirà una fattiva attuazione delle soluzioni, va bene, altrimenti ci dica a quale settore di Trenitalia dobbiamo rivolgerci. Sembrano banali 10/15 minuti di ritardo, ma così non è visto che ci sono problemi di disorganizzazione a monte. Questi ritardi sono intollerabili perché il pendolare lavora sul filo del rasoio, timbra il cartellino e il contratto nazionale di lavoro prevede che il ritardo dopo il quarto d'ora possa essere sanzionato con la multa, e poi avanti fino al licenziamento. Se non siamo ancora arrivati a questo è perché il pendolare si  accolla le conseguenze del ritardo: salta la pausa pranzo, allunga l'orario a fine turno, torna più tardi, ecc. La scortesia del personale di fronte alle richieste dei viaggiatori è anch'essa un problema e ciò non è ammissibile in un'azienda privata che ha il monopolio con finanziamenti pubblici (e privati, i nostri)".

Giuliano Santelli: "Ho partecipato in passato alla Consulta Regionale dei Pendolari. Va riconosciuto il rapporto instaurato dalla Regione dell'Umbria con i pendolari, anche se ora occorre fare di più come altre regioni ad esempio la Toscana, richiamando le aziende al rispetto dei contratti, altrimenti non si paga! Ritengo che vada rilanciata la Consulta introducendo anche l'istituzione della Consulta provinciale dei pendolari. Il Ministro della Salute, Storace ha investito l'Amministratore Delegato delle Ferrovie dello Stato, Testore onde procedere attraverso l'intervento del Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri, all'indagine conoscitiva ambientale relativa agli odori sprigionati dai ferodi dei treni, giacché Trenitalia sembra che goda di una sorta di extraterritorialità rispetto alle verifiche sanitarie da parte delle ASL. E ancora, dal punto di vista igienico sanitario nelle stazioni, mancano piccoli presidi, si assiste alla chiusura dei bagni pubblici, insomma, si stanno facendo operazioni di inciviltà!  Ad Orvieto l'introduzione delle nuove tecnologie significa che ti fanno andare al bagno con le monetine! Tutto questo per dire che Trenitalia imposta tutto sui costi! Ad Orvieto, è penalizzante il fatto che abbiamo una infrastruttura pesante come la Direttissima di cui però non godiamo i benefici, neppure con i trasporti pesanti. Quanto alla convenienza dei costi ferroviari questi sono insostenibili, mentre sulla questione del nuovo orario bisogna essere estremamente vigili. E' ora che la Regione Umbria apra una vertenza con Trenitalia".

Ai pendolari è andato anche l'appoggio del coordinatore comprensoriale dell'Associazione Rinnovamento della Sinistra, Ciro Zeno che ha sottolineato il "livello igienico-sanitario scadente a fronte di un servizio per il quale la gente paga profumatamente. L'ARS si propone per la creazione di un Comitato di Tutela dei Pendolari e spingerà per la realizzazione di più collegamenti per Roma e Firenze e Perugia. L'ARS propone anche di creare un sistema di agevolazione fiscale per chi usa i mezzi pubblici portando l'abbattimento al 50% al fine di andare incontro alle famiglie e si attiverà con una petizione da inoltrare al Governo per  ridurre il traffico su gomma".

Il responsabile delle Relazioni Esterne di Trenitalia, Vincenzo Saccà ha però puntualizzato che:  "gli argomenti sono diversi da quelli posti il 13 gennaio 2004. Alle quattro richieste di allora è stata data risposta puntuale seppure articolata in fasi diverse, pertanto, per tutto il resto sono disponibile a parlare. Non posso accogliere certe critiche perché Trenitalia è affidabile come azienda e come professionalità di tutto il suo personale ai vari livelli. C'è in atto un ragionamento rispetto al futuro della mobilità in questa regione, su alcune questioni legittime sostenute dai pendolari, i nostri   interlocutori sono Regione Umbria, Provincia, ovvero le istituzioni di riferimento. L'aspetto della Salute sollevato in relazione ai fumi maleodoranti ci interessa molto perché è accaduto in altre regioni. Abbiamo incaricato l'Università di Torino di effettuare uno studio specifico i cui risultati ci verranno consegnati nelle prossime settimane, dalle prime verifiche si tratterebbe solo di fumi  maleodoranti ma non nocivi, ma comunque, quanto prima saremo in grado di riferire.  Porterò  all'attenzione di RFI il problema della Stazione di Orvieto per verificare cosa prevede esattamente, e assicuro che cercheremo gli interlocutori giusti stando dalla vostra parte. Quanto agli orari  riconosco l'esistenza dei ritardi che però non si creano unicamente perché c'è una questione di struttura dell'orario ma perché si producono di fatto delle conflittualità fra i convogli. Le modifiche non si possono fare in corso d'orario, ci sono problemi di interferenze di tracce che vanno risolti Con i nostri riferimenti istituzionali individuiamo le interferenze in questi giorni si sta lavorando alla definizione dell'orario 2005/2006 che va fatto entro il 30 luglio, i problemi dei ritardi  vanno  risolto!  L'impegno tecnico che posso prendere e mantenere, è quello di creare delle corsie per individuare lo spazio dove circolare e da dicembre 2005 ciò può avvenire strutturalmente. Se non saremo all'altezza lo diremo con estrema chiarezza. Gli amministratori provinciali e regionali verificano sistematicamente quello che io mi impegno a fare. A Trenitalia teniamo molto all'affidabilità delle cose che diciamo. In Italia vi sono qualcosa come 800 mila pendolari e sui pendolari dell'area orvietana mettiamo la stessa attenzione che riserviamo ad altri  Se facciamo qualcosa che manteniamo vorremmo che, almeno, ci fosse riconosciuta!".

Il responsabile di Trenitalia per rapporti istituzionali, Scattone ha affrontato la questione della pulizia, ammettendo che "ci sono carenze pesanti, distribuite a macchia di leopardo in tutta Italia. Una situazione che ha un retroterra che va considerato. Le rilevazioni di 'customer satisfaction' fatte da soggetti terzi, mettono il problema delle pulizie alla stessa stregua della regolarità dei servizi, su cui il cliente di Trenitalia è maggiormente insoddisfatto. Stiamo tentando, con difficoltà, di giungere ad una situazione migliore. E' un processo che va attuato per tappe che coinvolge tante componenti che vanno considerate. A settembre partiranno le nuove gare per la pulizia in cui abbiamo inserito meccanismi di verifica più stringente, a cui abbiamo associato le rilevazioni della customer, dove l'utente avrà un grande potere di valutazione. Ci auguriamo che con i nuovi contratti, la situazione possa fare un salto di qualità. Ci aspettiamo un miglioramento anche a seguito delcambiamento del materiale rotabile".

L'Assessore Regionale ai Trasporti, Giuseppe Mascio ha riconosciuto l'importanza strategica dell'area di Orvieto dove le cifre del pendolarismo parlano chiaro. L'Assessore ha assicurato che  "nei prossimi mesi sarà maggiore il contatto con Trenitalia e con il comitato dei pendolari, da cui emerge l'urgenza di azioni mirate in una serie di direzioni. Serve un metodo comune di valutazione, la carte dei servizi del trasporto regionale già ne mette a disposizione alcuni seppure con la Presidente della Giunta Regionale, Lorenzetti abbiamo già concordato di procedere ad una rivisitazione, mettendo a punto meglio alcuni elementi importanti. Aderisco al fatto di dare vita alla consulta regionale e provinciale che abbia diversi punti di rilevazione da verificare con la carta dei servizi. E senza dubbio, i pendolari sono una componente che dovrà partecipare al sistema di valutazione che dovremmo mettere in atto. La tecnologia che verrà ulteriormente introdotta consentirà di avere più tracce di valutazione e l'Umbria parteciperà a questa sperimentazione di ottimizzazione. Vi sono delle proposte che, nelle prossime ore, possono essere  valutate con i pendolari di Orvieto. A breve intendo compiere una verifica tra le regioni Toscana, Umbria e Lazio per fare sistema. Nelle prossime ore lavoriamo uniti per articolare la proposte e, nelle prossime settimane, torneremo ad incontrarci in una riunione cittadina e di comprensorio".

Pubblicato il: 23/07/2005

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