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Dalla Cava di Benano all'ambiente dell'Orvietano

Si allargano gli interessi su cui il Comitato dell'Alfina intende sensibilizzare città, politici, intellettuali. Presto un convegno...

ORVIETO - Dal termovalorizzatore alle cave, passando per i rifiuti e la speculazione edilizia: la questione della gestione del territorio sarà al centro di un prossimo dibattito ad Orvieto organizzato dal comitato dell'Alfina. È così che si estende a tutto campo l'impegno del comitato nato per sostenere il no al possibile impianto della cava di Benano. "Leader ambientalisti, politici, amministratori locali, professori universitari, giornalisti italiani e stranieri  si potranno confrontare - spiega una nota del comitato - in un dibattito pubblico aperto sullo sviluppo sostenibile in una Regione che per fama e bellezze naturali ha superato i confini nazionali. Sarà  scandagliato l'aspetto economico con un particolare riferimento ai riflessi occupazionali e al finanziamento delle attività turistico culturali". "Il Comune di Orvieto - concludono - con la costituzione di società pubblico-private ha indicato una strada nuova e interessante che va ulteriormente approfondita. Il caso del Teatro Mancinelli e dell'Associazione Tema dimostra quanto sia difficile reperire le risorse nonostante il coinvolgimento di istituzioni o di singoli imprenditori". Un'attenzione particolare sarà riservata alla questione cave. "I dati contenuti nel piano regionale cave - affermano - indicano Orvieto come uno dei comuni più sfruttati dal punto di vista estrattivo con un decimo della produzione regionale. Lo stesso piano, inoltre, sottolinea la necessità di ridurre la produzione di basalto "per effetto dell'aumento di materiali assimilabili e alternativi" di 360 mila metri cubi l'anno per i prossimi 5 anni".

Pubblicato il: 21/07/2005

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