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Una consulenza mette in ginocchio Castel Giorgio

Entro la fine di luglio il Comune di Castel Giorgio dovrà pagare al dottor Stefano Moretti una parcella di 104.550 euro, più interessi  e spese

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Entro la fine di luglio il Comune di Castel Giorgio dovrà pagare al dottor Stefano Moretti una parcella di 104.550 euro, più interessi  e spese, in forza del decreto ingiuntivo notificato al Comune dal Tribunale di Orvieto in data 20 giugno 2005.
Il sindaco corre il rischio di vedersi pignorata la poltrona.

La storia è iniziata nel 2001, quando la Giunta comunale incaricò il noto commercialista orvietano per una consulenza, pensando di spendere poco più di 2 milioni. Grande stima per Moretti ma scarsa valutazione del lavoro intellettuale.
Oggetto della consulenza una convenzione che proccupava agli amministratori. Si legge infatti nella deliberazione di conferimento dell'incarico a Moretti che "sin dal 9 marzo 1992 questo Comune ha in essere una convenzione stipulata con la società Enel spa, alla quale è successivamente subentrata la Soc.Erga Spa, per la fornitura di calore geotermico derivante dall'attivazione e sfruttamento di pozzi esistenti sul territorio comunale".

Il rapporto si era però ingarbugliato. Il Comune era stato tramite di finanziamenti europei per progetti a cui Enel ed Erga erano stati ammessi, ma mentre vendeva lotti nell'area industriale "La Torraccia", che era inserita nel progetto, veniva meno l'interesse di Erga per il progetto della geotermia a Castel Giorgio e quindi entrava in crisi la convenzione. Il Comune allora, per capire bene se ci fossero state inadempienze da parte del socio, ritenne di avere bisogno di un "consulente esperto, ed individuatolo, sia per le ben cognite capacità professionali in campo contrattualistico e contabile, sia per le specifiche esperienze pregresse maturate in materia in oggetto, nella persona del dott. Stefano Moretti, lo incarica per un compenso una tantum ed onnimprensivo di Lire 2.000.000, oltre iva di legge e Cap, oltre il rimborso di eventuali spese ed indennità". Così si legge nella "sciagurata" (per il Comune ndr) deliberazione di incarico a Moretti.

La deliberazione del 28 giugno scorso, con cui il Comune di Castel Giorgio dà incarico all'avvocato Festa di opporsi al decreto ingiuntivo del Tribunale racconta la fase successiva della storia, almeno dalla parte dell'Amministrazione comunale.

Nella premessa della deliberazione si racconta infatti che, ritenuto esaurito il compito del consulente, che evidentemente aveva individuato la presenza, o meno, di inadempienze contrattuali da parte di Enel, "in data 16/11/2004 l'Amministrazione comunicava al medesimo(Stefano Moretti ndr) la disponibilità dell'Ente alla liquidazione delle competenze spettanti come nella deliberazione sopra chiamata(quei 2 milioni e rotti ndr) e che "invece il dott. Moretti, rappresentato dall'avvocato Frencesco Romoli, ha presentato al Tribunale di Orvieto ricorso al fine di ottenere l'emissione del decreto ingiunzionale in proprio favore, nei confronti del Comune di Castel Giorgio, per il pagamento della somma di euro 104.550 oltre iva e contributo integrativo comprensivo  di euro 2.050 quali tassa di liquidazione", oltre gli interessi ed le spese.

Pubblicato il: 20/07/2005

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