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Anziani. Nasce l'associazione Piccolomini Febei

Per l'associazione la Asl ha svolto "un'attività scoordinata e senza logica". Proposte per affrontare il problema anziani nell'Orvietano

foto di copertina

ORVIETO - "Un'attività scoordinata e senza logica" è quella che Asl e Comune hanno messo in campo fino adesso sulla spinosa questione dell'assistenza agli anziani. A dirlo è il comitato Piccolomini Febei che, nato nello scorso mese di marzo in difesa del lascito Piccolomini e del legato De Solis Faina, si è trasformato il 23 giugno scorso in associazione di promozione sociale, in modo da poter disporre degli strumenti riconosciuti dalla legge per interloquire fattivamente con le istituzioni. "Torneremo a chiedere i bilanci del Piccolomini - afferma il presidente, Giuseppina Barloscio - e faremo subito richiesta di una variante al piano regolatore perché la Rsa sia prevista sul terreno di proprietà del lascito". Questo il primo passo nella battaglia che nasce, a detta dell'associazione, dalla constatazione di alcune incongruenze del lavoro svolto fin qui da Asl e Comune. "Da una parte - afferma Barloscio - il Comune approva le modifiche al Prg, mantenendo la zona del Poggente destinata alla collocazione di una Rsa, dall'altra la Asl presenta una proposta di riorganizzazione all'interno dell'ospedale dove si ipotizza l'attivazione di 6 posti letto di Rsa a degenza breve, mentre nel contempo si azzerano i 10 posti letto della geriatria. Intanto l'Istituto Piccolomini si è ridotto ad un numero di ricoveri deficitario e fuori sede, (sembra, tra l'altro, che la nuova amministrazione abbia abbandonato l'idea del trasferimento nelle ex scuole di viale Primo Maggio, ndr) disponendo comunque di una struttura quale la villa di San Giorgio, a pochi chilometri dall'ospedale. Dall'altro lato esiste il legato De Solis con il palazzo di piazza Nicosia a Roma, la cui piena disponibilità potrebbe veramente far quadrare il cerchio". "Siamo convinti - conclude - che con azioni mirate, coordinate e "sollecite", si potrà risolvere il problema dell'assistenza agli anziani e malati cronici, anzi si potrà mettere in campo un'offerta di residenzialità aperta anche ai fuori Regione. L'attività della nostra associazione sarà quindi indirizzata ad individuare soluzioni e proposte che risolvano il problema, grazie e soprattutto al rispetto delle volontà testamentarie Piccolomini e De Solis Faina". Intanto la neo associazione ha aderito all'associazione nazionale Promogest che si occupa di assistenza agli anziani con varie sedi in tutta Italia e socia a sua volta della Banca Etica. Dalla banca - come affermato dal presidente dell'associazione, Santi Mochi - "potrebbe arrivare un concreto aiuto per la sistemazione degli immobili in relazione a un progetto concreto di assistenza agli anziani".

Pubblicato il: 15/07/2005

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