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Atc e ospedale: oggi in agenda

Nuova convocazione per le nomine dopo l'esclusione di Orvieto. Il modello riorganizzatiovo dell'ospedale all'esame dell'assemblea dei sindaci...

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ORVIETO - Ore cruciali quelle di oggi per due argomenti caldi dell'estate orvietana. Il destino locale della sanità e dei trasporti saranno al centro degli incontri fissati in agenda proprio la giornata odierna. Si tratta della nuova convocazione dell'assemblea dell'Atc fissata dal presidente della Provincia di Terni, Andrea Cavicchioli, in risposta alle proteste del sindaco di Orvieto, Stefano Mocio, per la mancata rappresentanza dell'Orvietano nelle nuove nomine dell'Ente. "Il metodo utilizzato - tuonava Mocio all'indomani della riunione di cui non era riuscito ad ottenere il rinvio -  ha prodotto una situazione abnorme: Il Comune di Orvieto, seconda amministrazione locale della Provincia di Terni - anche in termine di quote societarie - risulta escluso dagli organi decisionali dell'Atc. Non si comprende, ad esempio, come il consiglio di amministrazione possa prendere decisioni su una rete di trasporto pubblico locale così complessa come quella di Orvieto caratterizzata da funicolare, bus, sistema di mobilità alternativa e parcheggio di campo della Fiera, senza avere al proprio interno almeno un rappresentante di questa città". Oggi l'assemblea dell'Ente torna a riunirsi e in quella sede verranno verificate le opportunità che si aprono per la città di Orvieto la cui convenzione con l'Atc è, per altro, in scadenza. Tema caldo sempre per la giornata di oggi, la sanità: il modello riorganizzativo proposto dalla Asl per il Santa Maria della Stella di Orvieto - che già tante polemiche ha suscitato tra le associazioni - passerà all'esame della assemblea dei sindaci. Tra le novità in vista per l'ospedale la creazione del reparto di medicina urgente che porterà con se la perdita di alcuni posti letto e secondo molti una certa confusione organizzativa all'interno della struttura per la disposizione dei reparti e per i medici costretti a lavorare a cavallo tra un reparto e l'altro. Molte le critiche espresse fin qui dal Tribunale per i diritti del malato e dall'Associazione per il rinnovamento della sinistra. Oggi la "patata bollente" passa ai sindaci.

Pubblicato il: 11/07/2005

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