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Contro la cava di Benano scendono in campo i vip

Rimbalza su Repubblica il no alla cava di basalto nella frazione del Comune di Orvieto. Sono contro intellettuali, personaggi della politica e dello spettacolo, associazioni culturali e ambientaliste e oltre ottocento cittadini... 

foto di copertina

ORVIETO - Contro la cava di Benano scendono in campo i vip. "Il Comitato civico per la difesa dell'altopiano dell'Alfina e valle di Benano si appella al Comune di Orvieto affinché scongiuri la possibilità di realizzare nell'altopiano una cava per l'estrazione di basalto e si appella all'opinione pubblica, alle associazioni ambientaliste, alla Confederazione italiana agricoltori, agli amministratori dei comuni limitrofi affinché sostengano il comitato in una battaglia giusta". Inizia così il documento firmato da intellettuali, personaggi della politica e dello spettacolo, associazioni culturali e ambientaliste, comparso ieri su "Repubblica", per chiedere all'amministrazione di fare piazza pulita del progetto che vedrebbe sorgere una cava di basalto nelle vicinanze dell'abitato della frazione di Benano. Tra le principali adesioni quelle degli scrittori Luigi Malerba, Roberto Cotroneo, del presidente dell'autorità per la privacy, Stefano Rodotà, dei politici Carlo Rognoni, Cesare Salvi, Aldo Tortorella, Giuseppe Chiarante e di un "ambasciatore" dell'Umbria Gianfranco Vissani. Il Comitato civico per la difesa della valle dell'Alfina presenterà, già nei prossimi giorni, al sindaco Mocio - che intanto ha rigettato la richiesta di compatibilità urbanistica del cavatore - un'istanza per la cancellazione dal piano regolatore dell'area destinata ad estrazione mineraria motivando la richiesta con i vincoli ambientali, geologici, archeologici ed economici pendenti sull'intera zona. "Il Comune - concludono dal comitato - potrebbe riprendere un antico progetto che proprio sull'altopiano dell'Alfina prevedeva la realizzazione di un parco letterario dedicato al grande scrittore per l'infanzia Gianni Rodari".

QUESTO L'APPELLO:

Il Comitato civico per la difesa dell'altopiano dell'Alfina e Valle di Benano si appella al comune di Orvieto affinché scongiuri la possibilità di realizzare nell'altopiano una cava per l'estrazione di basalto e si appella all'opinione pubblica, alle associazioni ambientaliste, alla Confederazione italiana agricoltori, agli amministratori dei comuni limitrofi affinché sostengano il comitato in una battaglia giusta. L'altopiano è stato individuato come "macro area" da destinare alle attività estrattive con una variante al Piano Regolatore dal Comune di Orvieto nella primavera 2004, tuttavia la notizia si è diffusa a oltre un anno di distanza. È però ancora possibile intervenire per salvare un altopiano di straordinaria bellezza paesaggistica, per proteggere i suoi numerosi abitanti, le attività economiche a naturale vocazione turistica, per difendere i piccoli coltivatori che da quella terra traggono linfa vitale nel rispetto dell'ambiente e del territorio. La parola cava significa inquinamento acustico e da polveri, degrado dell'ecosistema, annientamento della flora e della fauna. Al posto di campi e boschi un immenso cratere, siti di stoccaggio di materiali inerti, forse in un futuro non molto lontano nuove aree industriali perché il degrado chiama altro degrado. Senza fare catastrofismi sarebbe concreto il rischio di frane, la compromissione dell'assetto viario e lo sconvolgimento delle risorse idrogeologiche, essendo l'altopiano attraversato da acquedotti: al suo interno pozzi artesiani e falde acquifere. Infine si disperderebbe un patrimonio che non ha prezzo: la storia di questa terra dove è ancora possibile scorgere la mano degli antichi etruschi. Cunicoli, grotte e tombe sarebbero spazzati via in pochi minuti e insieme le nostre radici e il nostro passato. Il Comune di Orvieto potrebbe riprendere un antico progetto che proprio sull'altopiano dell'Alfina prevedeva la realizzazione di un parco letterario dedicato al grande scrittore per l'infanzia Gianni Rodari, una scelta coraggiosa e simbolica che consentirebbe di consegnare alle generazioni future una terra sana, suggestiva, incontaminata.

Luigi Malerba - Stefano Rodotà - Carlo Rognoni - Cesare Salvi - Aldo Tortorella - Giuseppe Chiarante - Roberto Cotroneo - Gianfranco Vissani - Bice Brichetto - Paolo Mauri  - Raffaella Savorgnan - Enrico Medioli - Aloise De Strassen - Paola e Francesca Gandola - Mario Pirri - Gwen Freiser  - Valeria Gallman - Luca De Troia - Rosalba e Giuseppe Pavoncelli     - Gei Della Porta - Piero Colonna - Alessandra Morpurgo - Elio Cavallo - Isabella Fiumi - Claudio e Angela Ziffer

e altre 800 firme di cittadini e associazioni culturali e ambientaliste

Pubblicato il: 07/07/2005

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