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Servizi scolastici, genitori in rivolta: 'noi non paghiamo'

I genitori hanno ribadito a chiare lettere – che non verseranno il dovuto. Comune "sordo alle richieste"..

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ORVIETO –  Non accenna a rientrare la protesta sollevata dall’entrata in vigore della tassa di iscrizione ai servizi mensa e trasporti scolastici. I genitori hanno ribadito a chiare lettere – e il numero dei pagamenti effettuati lo conferma (fino a lunedì non aveva pagato neanche la metà di quelli che hanno usufruito del servizio lo scorso anno) – che resisteranno a oltranza e non verseranno il dovuto. Cinquanta euro (20 per la mensa e 30 per lo scuolabus) che ai genitori proprio non vanno giù, insomma. E sono tornati a ripeterlo ieri mattina nell’ennesimo incontro che si è tenuto presso i servizi sociali del Comune con l’assessore e il dirigente competente.  “Incontro risultato sterile – afferma il comitato dei genitori - poiché il Comune è sordo alle richieste e resta fermo sulle sue posizioni”. 

“Per quanto riguarda la mensa – spiegano poi genitori - a differenza di quanto sostenuto, anche le tariffe dei buoni pasto, calcolate in base all’Isee, sono aumentate non salvaguardando le fasce di reddito più basse”. “L’assessore si trincera dietro la giustificazione che i servizi non siano obbligatori – proseguono - “scaricando la patata bollente” al dirigente scolastico il quale si troverà a settembre di fronte a bambini che, non avendo provveduto all’iscrizione, dovranno mangiare all’interno della scuola panini preparati a casa, anche evadendo la legge sull’I-Iccp (come se le colazioni della mattina non avessero la stessa origine)”. Su tutti i problemi aperti e’ stato fissato un nuovo incontro per il 21 luglio. “Auspichiamo una soluzione della vicenda il più veloce possibile – concluudono - anche perché le famiglie meno abbienti dovranno presentare il riccometro entro il mese di agosto”.

Pubblicato il: 07/07/2005

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