Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Professore arrestato. Troppo amore per l'arte

Tanta passione da fargli rubare una preziosa scultura da due quintali alla Santissima Trinità. Arrestato insieme ai complici. Conosciuto in città...

di Stefania Tomba

ORVIETO - La filosofia è il suo mestiere ma a fargli passare i guai è stata un'insana passione per l'arte: i carabinieri l'hanno pizzicato martedì sera mentre, con l'aiuto di due cittadini rumeni armati di pale e picconi, tentava di portare via una preziosa giada, una scultura del peso di circa due quintali, dal monastero della Santissima Trinità. Sono finiti tutti in manette con l'accusa di furto aggravato in concorso. A fargli da palo sulla statale 71 che lambisce il monastero la convivente - denunciata a piede libero - in compagnia della figlioletta minorenne. Si tratta di un professore di filosofia di nazionalità tedesca di quarantasei anni, da anni residente nel vicino Alto Lazio. Esperto conoscitore ed appassionato anche di bioarchitettura, ha tenuto in questi anni numerose conferenze nella città del Duomo al punto da guadagnare la stima e la fiducia anche delle istituzioni cittadine. Imbastendo con qualche personaggio più in vista anche rapporti di amicizia. Quando sono arrivati i militari, i ladri, con pale e picconi, avevano già divelto la scultura e l'avevano fatta rotolare fino al fuoristrada che era stato parcheggiato a marcia indietro col sedile posteriore abbassato in attesa di essere caricato. Ad accorgersi dei movimenti insoliti era stata la proprietaria che, trovatasi a passare per puro caso, da quelle parti intorno alle 20,30 di lunedì, ha notato la jeep parcheggiata e, avvertito qualche rumore in lontananza, ha immediatamente richiesto l'intervento del 112. Nascosti nel cassone del fuoristrada ancora sul posto, i carabinieri hanno trovato gli arnesi da lavoro utilizzati per il colpo mentre gli uomini mostravano sulle braccia i graffi che si erano procurati nell'operazione. Per tutti sono scattate le manette, mentre la donna è stata denunciata a piede libero. Un'attenta perquisizione nell'abitazione dell'uomo tenterà di verificare la presenza eventualmente di altro materiale furtivo. Il professore e la convivente erano entrambi pregiudicati, mentre i militari stanno verificando la fedina penale dei due cittadini rumeni di 25 e 30 anni: uno di loro, comunque, era sprovvisto di documenti e non in regola col permesso di soggiorno. Si tratta dell'ennesimo furto messo a segno ai danni del monastero della Santissima Trinità che negli ultimi anni è stato progressivamente depredato del patrimonio di interesse storico artistico e archeologico che conservava. Giusto ieri mattina la proprietaria era in tribunale per il processo che è seguito a un furto di qualche anno fa.

Pubblicato il: 29/06/2005

Torna alle notizie...