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Piantagione di canapa indiana: avanti con le indagini

Il titolare dell’indagine avrebbe già provveduto ad interrogare una persona sospettata di essere uno fra i responsabili della coltivazione..

ORVIETO – Proseguono le indagini dopo il maxisequestro della piantagione di canapa indiana messo a segno a Canale una settimana fa dagli uomini del Corpo forestale di Orvieto e San Venanzo. Il titolare dell’indagine, il pm Anna Lisa Giusti, su segnalazione della Forestale, avrebbe già provveduto ad interrogare una persona sospettata di essere uno fra i responsabili della coltivazione. Nulla trapela sui contenuti del colloquio. Anche se non è escluso che nei prossimi giorni possano essere ascoltate altre persone per far luce su tutta la vicenda. Le piante sequestrate – tra quelle di grandi dimensioni già a dimora nel terreno e quelle più piccole trovate ancora in vaso – sono 230 e vegetavano rigogliose in una radura, adiacente a un ruscello, nascosta in una zona impervia delle campagne intorno all’abitato della frazione di Canale. Piante ben curate che, lavorate e raffinate, avrebbero potuto fruttare intorno ai cinquanta chili di hashish e marijuana per un giro di svariate miglia di euro. La Forestale era da tempo sulle tracce della coltivazione. Una mano alle indagini adesso potrà arrivare anche dagli esiti dei rilievi di polizia scientifica effettuati su tutto il materiale finito sotto sequestro. Sul posto, infatti, oltre a numerosi mozziconi di spinelli, erano stati ritrovati anche utensili da giardinaggio per curare le piante, un annaffiatoio e un rudimentale impianto idraulico.

Pubblicato il: 29/06/2005

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