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Mense scolastiche ad Orvieto. Mamme un rivolta

Le mamme ieri mattina hanno piantato le tende e assediato sindaco e assessore. Verifiche dei redditi per definire le rette Lettera aperta di un genitore 

foto di copertina

ORVIETO - Sono disposti a tutto e per il momento non pagheranno le tasse entro la scadenza prevista per il prossimo 30 giugno molti dei genitori cui è piombato tra capo e collo l'aumento dei servizi mensa e trasporti scolastici. Al centro delle proteste, che ieri mattina hanno portato una cinquantina di mamme dentro l'ufficio del sindaco, l'aumento - per chi ricade nelle due fasce Isee più alte - di un euro al giorno per i buoni pasto (salgono a 3 euro e 3 euro e 50) e il rincaro sui trasporti che portano l'abbonamento mensile allo scuolabus - sempre per la fascia più alta -da 25 a 30 euro. L'altra novità indigesta è la quota di iscrizione - non richiesta fino a quest'anno - di 20 euro per la mensa e di 30 per lo scuolabus. La preventiva iscrizione si è resa necessaria - la decisione è stata presa all'unanimità dal consiglio comunale - per cautelare le casse comunali dal mancato uso, dopo l'adesione, dei servizi. A nulla sono valse le spiegazioni dell'amministrazione. Le mamme ieri mattina hanno piantato le tende a mezzogiorno - assediando sindaco e assessore - e, tra strepiti e polemiche, non se ne sono andate fino al primo pomeriggio. "Se è vero che la quota di iscrizione è una misura precauzionale, allora è bene che questi soldi vengano restituiti alle famiglie  alla fine dell'anno". È quanto afferma Lara Morcella una tra le mamme della delegazione ricevuta ieri in Comune. "Le novità introdotte sono scorrette nei contenuti e nella forma - precisa - È vero che il Consiglio ha deliberato due mesi fa ma il dirigente ha firmato la delibera solo da pochi giorni e noi siamo stati portati a conoscenza degli aumenti solo il 10 giugno, a ridosso della scadenza". "C'è qualcosa che non torna nei parametri - specifica nel merito la signora Morcella - visto che non è assolutamente vero che sono penalizzate solo le fasce più alte di reddito. Non parlo tanto per me quanto per quelle famiglie che sono veramente in difficoltà e per le quali un aggravio di oltre 250 euro all'anno è insostenibile. Per non parlare poi di quei genitori che hanno più figli in età scolare". Una soluzione potrebbe arrivare almeno in parte dalle verifiche sui calcoli Isee che il Comune ha avviato in collaborazione con le Fiamme Gialle che potrebbero consentire di recuperare soldi e ristabilire una corretta assegnazione per tutti delle fasce Isee. Un estate davvero di fuoco quella 2005 che rischia presto di essere scaldata anche dalle polemiche sull'aumento delle tariffe dei parcheggi che a partire dal primo luglio saranno del 30% per l'ex campo della Fiera e saliranno fino 80 centesimi o 1 euro all'ora - a seconda delle zone - per il centro storico. 

Pubblicato il: 24/06/2005

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