Evasioni milionarie scoperte dalle Fiamme Gialle orvietane

ORVIETO - Supera abbondantemente il milione di euro l'evasione dell'Iva scovata dalle Fiamme Gialle di Orvieto nei primi sei mesi del 2005, più del doppio di quella recuperata lo scorso anno. E oltrepassa il tetto dei 200 mila euro quella delle ritenute non operate o non versate: un dato questo che triplica rispetto all'intero 2003 ed è addirittura di 46 volte superiore rispetto all'intero 2004. È quanto emerge dal bilancio record tracciato ieri dal tenente Aniello de Vita - in capo alle Fiamme Gialle di Orvieto, sotto la costante giuda del tenente colonnello Luca Patrone - sull'attività dei finanzieri orvietani da gennaio a giugno del 2005. Una drastica impennata dell'attività che, nello specifico, vuol dire 1 milione 46 mila 226 euro di Iva recuperata nei primi sei mesi dell'anno, contro i 429 mila 352 dell'intero 2004 e i 346 mila 886 dell'anno precedente. Ritenute sottratte al fisco per 233mila 553 euro, rispetto alle 5 mila del 2004 e 75 mila 665 del 2003. Il tutto su un'attività complessiva che ha visto salire l'evasione fiscale recuperata al fisco di quasi 800 mila euro rispetto al 2004 e di quasi 2 milioni e mezzo di euro rispetto al 2003. Sono infatti 4 milioni 814 mila 226 gli euro recuperati complessivamente dall'imponibile evaso sulle imposte dirette, un valore che sia attestava sui 4 milioni per i 12 mesi del 2004 e sui 2 milioni e 300 mila euro nei precedenti del 2003. Altre operazioni di particolare spessore nel comparto tributario e in diversi settori strategici sono già in atto e proseguiranno all'insegna di un'attenzione in costante crescita. "L'azione delle Fiamme Gialle - assicurano, infatti, dalla tenenza di piazza Marconi - proseguirà costantemente con crescente attenzione anche per l'intero 2005".