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Stazione ferroviaria a rischio

Lo denuncia l'Ars. Dalla chiusura della stazione in fasce oriarie alla chiusura totale. Si verificheranno disagi inimmaginabili

foto di copertina
ORVIETO - Stazione ferroviaria a rischio smantellamento: prima la scomparsa del capotreno e poi la chiusura in determinate fasce orarie. A denunciare la minaccia degli imminenti cambiamenti che Trenitalia avrebbe in mente per la stazione ferroviaria di Orvieto è l'Associazione per il rinnovamento della sinistra (Ars) che spiega come tutto ciò potrebbe realizzarsi "in virtù di futuri trasferimenti di personale senza che poi questi, di fatto, siano più reintegrati. Inizialmente si potrebbe verificare, vista l'impossibilità di ricoprire con il personale restante tutti i turni nell'arco delle 24 ore, la chiusura della stazione nelle fasce orarie notturne, per proseguire poi in breve tempo, man mano che ci sono degli esodi alfa totale, alla chiusura di quest'impianto". L'associazione chiede l'intervento di tutte le istituzioni per difendere il ruolo strategico della stazione ferroviaria di Orvieto. I provvedimenti - proseguono dall'Ars - "saranno motivo di grave disagio per il turismo, per non parlare poi dei pendolari". E proprio sulla questione dei pendolari l'associazione di Costantino Pacioni minaccia azioni di forza contro l'operato di Trenitalia, "poiché in modo arbitrario e senza concrete motivazioni sopprime di propria iniziativa treni indispensabili" ed evidenzia "la forte necessità di inserire nel nuovo orario generale, altri treni per consentire un servizio migliore e un maggior confort per i pendolari, spesso costretti a viaggiare in piedi, in virtù degli scarsi servizi erogati, e su vetture con livello igienico sanitarie scadenti".

Pubblicato il: 23/06/2005

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