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Pedofilia. Perché rischiamo di perdere

Sconfortanti i dati emersi durante la conferenza tenutasi nei giorni scorsi a Porano, riguardo alla diffusione del problema pedofilia in Italia. L'intervento del vescovo monsignor Scanavino

di Marco Conticelli

 

Sconfortanti i dati emersi durante la conferenza tenutasi nei giorni scorsi a Porano, riguardo alla diffusione del problema pedofilia in Italia.

"Da almeno due anni" ha detto Massimiliano Frassi, presidente dell'Associazione Prometeo, "denunciamo un drastico calo dell'età delle vittime. Oggi al nostro centro arrivano bambini la cui età media va da uno a quattro anni.

La pedofilia che affrontiamo è una pedofilia sempre più organizzata e protetta. Ma anche sempre più volgare.

Basti pensare che nella città di Brescia, dove sono emersi incresciosi episodi di abusi all'interno di più scuole materne, è nato addirittura un comitato che difende pubblicamente persone già condannate o attualmente a processo e chiede la chiusura di una associazione come la nostra".

A tal proposito illuminante l'intervento del vescovo di Orvieto Padre Giovanni Scanavino:

"È assurdo che oggi chi fa del bene e lotta per difendere i bambini sia attaccato e chi compie questi gravi reati la faccia franca e si permetta addirittura di uscire allo scoperto. Anche a me sono giunti documenti contro la vostra Associazione che addirittura mi invitavano a non ospitarvi: tutto questo è assurdo! Serve un impegno da parte di tutti e soprattutto da parte della Chiesa che deve tornare a fare sentire la sua voce a favore dei più deboli, deboli che oggi sono proprio i bambini".

Sul tema Chiesa e pedofilia è intervenuto poi ancora lo stesso Frassi:

"con un Vescovo come lei", ha detto rivolgendosi a Padre Giovanni Scanavino, "la pedofilia ha il fiato corto".

L'argomento è poi passato all'attuale legislazione:

"l'Associazione Prometeo è stata l'unica associazione a collaborare direttamente alla attuale proposta di legge attualmente al vaglio della Camera. Ma non serve una legge più repressiva" ha aggiunto Frassi, "serve un cambio culturale, una inversione di marcia in una società sempre più permissiva e tollerante anche nei confronti degli abusanti".

La conferenza si è conclusa toccando il tema della credibilità dei bambini, troppo spesso messa in discussione, come ha sostenuto Padre Giovanni, andando a favorire soggetti che riescono a farla franca anche in sede giudiziaria.

"Ditemi voi cosa devo fare" ha concluso il vescovo e, ricordando le parole di Gesù "il quale invocava la macina al collo per chiunque offendesse i più piccoli", ci si è dati appuntamento all'anno prossimo, sottolineando l'importanza di una costante opera di sensibilizzazione e prevenzione.

A tal proposito si ricorda che il giorno seguente due educatrici dell'Associazione Prometeo hanno effettuato alcuni interventi nella scuola elementare di Porano proprio per parlare  ai bambini di questo problema adottando un linguaggio ovviamente adatto alla loro età.

Per ulteriori info.: www.associaizoneprometeo.org

Durante la serata è stato presentato anche il blog che raccoglie le voci delle vittime:

http: massimilianofrassi.splinder.com

 

Pubblicato il: 19/06/2005

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