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Qualcosa non quadra sull'Eurotrafo

"L’azienda parla di mantenimento della produttività e dei livelli occupazionali e smantella, con i nuovi assetti, l’ufficio per l’estero e la dirigenza. Della due una". Buconi fa il punto...

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FABRO – “Qualcosa non quadra sull’Eurotrafo”. Lo sostiene il capogruppo del Pdci al consiglio provinciale di Terni, Danilo Buconi, affermando che “smobilitazione e potenziamento non possono coesistere”. “L’azienda parla di mantenimento della produttività e dei livelli occupazionali e smantella, con i nuovi assetti, l’ufficio per l’estero e la dirigenza – dice Buconi - Della due una. E se una è quella dichiarata, cioè il mantenimento dei livelli attuali, l’azienda batta un colpo e ritorni sui propri passi, ripristinando l’ufficio estero e la dirigenza come richiesto ed auspicato dai lavoratori”. Sulla situazione dell’Eurotrafo era stato lo stesso assessore provinciale, Ottone, ad assicurare che l’impegno della proprietà sia in ordine agli investimenti annunciati che al mantenimento dei livelli occupazionali restava, a tutti gli effetti, invariato. E questo alla luce di recenti incontri tra azienda e sindacato. Ma le rassicurazioni dell’assessore hanno soddisfatto solo in parte i consiglieri Buconi (Pdci) e Montegiove (An). In particolare, nell’intervento di replica, Montegiove aveva ribadito  la situazione di incertezza che grava sull’azienda a seguito della presentazione del nuovo organigramma della società che perderebbe, appunto, la direzione generale e l’ufficio vendite estere.

Pubblicato il: 14/06/2005

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