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Questa sanità non va

Dura critica del'Associazione per il rinnovamento della sinistra all'Asl. Promossa la costituzione di comitati d'azione

foto di copertina

Il direttivo dell'Associazione per il rinnovamento della sinistra(ARS) di Orvieto ha affrontato i temi caldi della politica amministrativa locale.

L'analisi dul tema caldo della sanità è stata duramente critica e dettagliata.

È contesta "l'attuale situazione che sta vivendo questo comparto in Orvieto, in modo particolare l'organizzazione ed il ruolo dell'ospedale dell'emergenza d'Orvieto. La rivoluzione che si è annunciata per il presidio ospedaliero è presagio di una diminuzione dei servizi. In particolare appare evidente che con la rivoluzione nei vari reparti vi è uno stralcio del 38% dei posti letto nelle U.O. di degenza gia oggi molto sofferenti. Con quest'ipotesi di ristrutturazione si ridimensionerebbe la Medicina generale, la Cardiologia e la Chirurgia e l'Ortopedia. Inoltre si prevede la chiusura della Geriatria ed un ridimensionamento per quanto attiene la Terapia intensiva, lo spostamento del Day surgery e la non risoluzione dei problemi che a tutt'oggi esistono all'interno del Day Hospital oncologico, non prendendo assolutissimamente in considerazione la possibilità di realizzare l'unità di Medicina d'urgenza all'interno dei locali del Pronto soccorso, collegati funzionalmente con i servizi di Cardiologia e Diagnostica di laboratorio.

I dati a disposizione evidenziano come da cinque anni a questa parte, vi sia stato un aumento dei ricoveri con un elevatissimo utilizzo del posto letto e con il trasferimento di alcuni pazienti in altre strutture ospedaliere limitrofe per mancanza di posti letto.

Questa proposta si inserisce in un quadro, in cui nei primi cinque mesi dell'anno si è registrato un incremento del 11% rispetto allo stesso periodo del 2004. Per tanto l'ARS ritiene utile arrivare alla realizzazione di un'unità operativa d'urgenza all'interno del pronto soccorso perché con piccole modifiche si può arrivare alla realizzazione del suddetto reparto, senza mettere in sofferenza l'intero P.O..

Altre sono le urgenze di questo nosocomio, come l'attuazione della reperibilità per medicina e chirurgia che da mesi questi reparti stanno attendendo; la mancanza di personale sanitario sia medico sia paramedico (infermieri /e Oss ecc) ed inoltre dopo due anni  il mancato funzionamento 24h/24h del reparto d'endoscopia, cosa vergognosa perché impedisce alle urgenze di essere soddisfatte nella struttura ospedaliera locale ma attraverso e costringe al trasferimento nelle strutture ospedaliere d'altre località, magari anche a molti chilometri di distanza.

La stessa sofferenza si riscontra per quanto attiene la medicina territoriale, la realizzazione del distretto sanitario sperimentale è ormai un ricordo.

In particolare dopo oltre quattro anni dall'acquisizione dei finanziamenti non si è proceduto all'acquisto delle apparecchiature sanitarie necessarie per i Centri servizi d'Orvieto, Fabro, Monterubiaglio, Civitella del lago.

Dopo oltre sei mesi dall'approvazione della delibera regionale, non si è ancora dato avvio al progetto di prevenzione e educazione alla salute attraverso il piano a suo tempo deliberato, e non vi è stato sottoscritto nessun accordo per l'attuazione con gli stessi medici che sottoscrissero il piano". 

L'Associazione per il rinnovamento della sinistra dichiara poi la sua volontà di aprire una vertenza con le istituzioni ed in particolare con la direzione dell'Asl, "affinché si sviluppino le migliori condizioni per la prevenzione e la tutela della salute in questa realtà comprensoriale. Altre lungaggini non possono essere più tollerate per il bene dei cittadini e per garantire sempre meglio la salute di tutti. Con la stessa determinazione vogliamo aprire un confronto forte con la Regione perché affronti immediatamente i ritardi e le inefficienze che si stanno riscontrando.Vogliamo affermare che desideriamo costruire comitati d'azione di cittadini per garantire e sviluppare la sanità nel territorio Orvietano, convinti che le problematiche che riguardano la sanità non interessano solo gli operatori del settore ma tutti i cittadini.

Pubblicato il: 15/06/2005

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