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Ds, settimana di fuoco

Lacerati e coi nervi tesi allo spasimo si apprestano ad appuntamenti importanti. Appuntamenti che avranno un ruolo determinante anche in vista della definizione dei futuri assetti interni del partito, da mesi ormai, alla faticosa ricerca di un equilibrio...

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ORVIETO - È una settimana di fuoco quella che inizia oggi per i Ds orvietani. Lacerati e coi nervi tesi allo spasimo si apprestano ad appuntamenti importanti. Appuntamenti che avranno un ruolo determinante anche in vista della definizione dei futuri assetti interni del partito, da mesi ormai, alla faticosa ricerca di un equilibrio. Occhi puntati innanzitutto sulle sorti politiche di Cimicchi. La lunga settimana Ds parte, infatti, mercoledì col tribunale amministrativo dell'Umbria che vaglierà il ricorso presentato dall'ex sindaco di Orvieto a seguito dell'esclusione dal consiglio regionale. Un atto in qualche modo dovuto, se si considera che a separarlo dalla candidata di Narni, Mara Gilioni, entrata invece a palazzo Donini, c'erano due soli voti. Saranno verificate, in tutto, le preferenze in una quindicina di sezioni. In attesa di conoscere l'esito del ricorso, Cimicchi intanto avrebbe già accettato la proposta del presidente Lorenzetti per la guida del superente regionale destinato alla promozione dell'Umbria nel mondo.

Neanche il tempo di riprendere fiato, il giorno dopo, arriverà il faccia a faccia definitivo per completare il rinnovo dei vertici del partito con la nomina del coordinatore comprensoriale. All'incontro dell'Intercomunale, fissato per giovedì, si arriva con un carico di tensione non da poco. In primis perché ci si è arrivati senza un accordo sul nome del candidato. Che sia per un "mancato rispetto degli accordi pre congresso", come sostengono gli uni, o che sia per "un senso di democrazia", come sostengono gli altri, fatto sta che ora si va al voto con tutte le incognite e il nervosismo che questo comporta. Forse in tutta la tormentata vicenda i più tranquilli sono proprio i due candidati: il sindaco di Allerona, Valentino Rocchigiani, per il correntone, e il consigliere provinciale ed ex sindaco di San Venanzo (e futuro presidente in pectore della Comunità montana), Giorgio Posti. Che non lesinano abbracci e strette di mano in attesa di conoscere il loro destino. Incerto, per entrambi, perchè la conta dei voti non pare così scontata. Ma la tensione con cui si andrà all'Intercomunale si acuisce inevitabilmente con i risvolti che ha avuto in questi giorni il direttivo comunale di giovedì, "snobbato" dai due terzi dei suoi membri. Un "assenteismo ingiustificato" che ha fatto perdere decisamente la pazienza al segretario dell'Unione di Orvieto, Marino Capoccia.  

Pubblicato il: 13/06/2005

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