Direttivo comunale decimato, Capoccia si infuria

ORVIETO – Direttivo comunale decimato, Capoccia si infuria. Erano molte più le assenze che le presenze attorno al tavolo dell’organismo comunale riunitosi giovedì sera. Per questo il segretario, Marino Capoccia, avrebbe perso la pazienza. E, di fronte a tante “ingiustificate” assenze, ora si appresterebbe a spedire altrettante lettere per ribadire a ognuno il ruolo dell’unione comunale e le responsabilità dei singoli membri che lo compongono. Insomma la tensione più che calare cresce nei giorni che precedono l’incontro dell’Intercomunale, fissato per il 16 giugno prossimo, in cui si andrà alla conta dei voti che eleggerà il coordinatore comprensoriale. Sfumato l’accordo su un unico nome, i candidati, ormai ufficiali, sono infatti, Valentino Rocchigiani, per il correntone, e Giorgio Posti per i fassiniani.  Ma lo stesso malessere serpeggerebbe già in vista delle politiche del prossimo anno. Per cui ci sarebbe già chi di fronte a candidature “forzate” o “scarsamente partecipate” starebbe già pensando a soluzioni alternative e non necessariamente interne al partito. L’insofferenza maturata in questi ultimi mesi da alcune frange dei Ds potrebbe, stando ai bene informati, anche condurre a una candidatura autonoma di sinistra con appoggi nella società civile e in altri raggruppamenti della maggioranza. L’ipotesi esiste e su questa si sarebbe, in parte, già lavorando. Il tutto avviene mentre mercoledì prossimo il tribunale amministrativo dell’Umbria metterà la parola fine sul caso Cimicchi, valutando il ricorso presentato dall’ex sindaco di Orvieto, escluso dal consiglio di palazzo Donini per soli due voti.