La variante di Castel Viscardo compie vent'anni, e non è ancora variante.

La viabilità nel comune di Castel Viscardo è caduta sotto l’attenzione del consigliere ds Giuseppe Ricci e del vice presidente della Provincia Loriana Stella. Lo scorso mese hanno tenuto due incontri, nel capoluogo ed a Vicino, per raccontare quanto si farà. La pazienza dei castellesi è tale che, male che vada, sopporteranno anche quest’ultima promessa. Ricci e la Stella non hanno certo responsabilità se la variante di Castel Viscardo, iniziata più di vent’anni fa, è ancora 'in fieri' e se il traffico pesante rende invivibile quella via che attraversa il paese. Il fatto è che nei decenni scorsi la Provincia ha investito soltanto a Terni e soltanto ora si affaccia timidamente nell’Orvietano. Forse perché sono bravi Ricci e Stella ed il sindaco Tomassini, che sa spingere forte e con costanza, forse perché i diesse di Terni contano meno. Se si arriverà alla conclusione di quei lavori, la qualità della vita a Castel Viscardo avrà un miglioramento consistente ed anche il futuro della zona artigianale nell’altopiano dell’Alfina potrà immaginare nuovi sbocchi, resi possibili dalla nuova viabilità. Si dice che anche il ‘guado di Viceno’, reperto di archeologia viaria, sarà eliminato, ingabbiando il ruscello che scorre sopra la strada dentro tubi sui quali passerà una sorta di ponte. Speriamo, perché è cosa buona, anche se ricordiamo che una quindicina d’anni fa(memoria da elefante), ad una interrogazione dell’allora consigliere provinciale Tomassini in relazione a quell’inusuale guado, i tecnici provinciali risposero che un lavoro come quello che si sta ipotizzando oggi non sarebbe mai stato accettato dall’allora Genio civile, in quanto in caso di piena il materiale trasportato avrebbe otturato i tubi, creando situazioni di maggior pericolo rispetto alla situazione precedente. Oggi, evidentemente, il genio è più civile.