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Così così l'economia umbra

Cala il turismo nel Ternano. Difficoltà delle piccole imprese. Un 2004 «non splendido ma neanche tragico». Ma il 2005 sarà difficile

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La relazione di Banca d'Italia sulla situazione econimca in Umbria disegna uno scenario «non splendido ma neanche tragico». Almeno per il 2005, seppure in dati dei primi quattro mesi del 2005 facciano pensare ad una situazione peggiore. «Dalla nostra analisi - ha spiegato il direttore ella Banca d'Italia  dell' Umbria, Mario Navighi- emerge che l' Umbria, oltre a mostrare segnali di vitalità, ha problemi di crescita, specie sul versante dell' offerta, con investimenti modesti per qualità e finalizzazione. Per molte sue imprese minori la congiuntura resta difficile».

 

È ancora in crisi il settore turismo. Riduzione dello 0,6 per cento delle presenze, più elevato nel Ternano, meno 5,2 per cento, ed al lago Trasimeno, meno 2,1 per cento.
Calo, meno 1,1, anche a Perugia, nonostante il successo della mostra sul Perugino. A far calare le presenze, la diminuzione di turisti stranieri, meno 5,7 per cento, soprattutto tedeschi, meno 14,2 per cento, ed olandesi, meno 10,9. Più turisti sono arrivati anche dagli Usa, nonostante l' euro per loro sfavorevole.

 

Hanno fatto segnare un più 7,8 per cento nel 2004 i prestiti del sistema creditizio umbro ad imprese e famiglie. I finanziamenti bancari al comparto produttivo sono cresciuti l' anno scorso del 6,4 per cento.

 

L' industria umbra è cresciuta nel 2004, rispetto all' anno prima. È migliorata la domanda nei suoi confronti, grazie alla componente estera ed è cresciuto il fatturato, più 5 per cento. La crescita, però, non è stata uguale per tutti: il 38 per cento delle aziende ha registrato infatti un calo di vendite.

 

Tra i dati positivi dell' economia umbra nel 2004, Davighi ha citato quello sul Pil regionale (fonte Svimez), che parla di un aumento del 2,6 per cento del prodotto lordo locale, mentre nel 2003 c' era stato un calo dello 0,7.

Pubblicato il: 13/06/2005

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