Mabro. Alla ricerca di una soluzione

ORVIETO - È atteso a giorni un incontro tra Svilluppumbria, Regione e vertici della ex Mabro per capire se e con quali modalità l'azienda - che impiega complessivamente ottandatadue dipendenti (di cui settantanove donne) -  intenda disimpegnarsi dall'Orvietano. A quel punto la società regionale per la promozione dello sviluppo economico si metterà al lavoro al fine di individuare soluzioni in grado di mantenere in attività lo stabilimento tessile e scongiurare la chiusura data, al momento, come più che probabile per il mese di luglio. È questo l'esito dell'incontro che si è svolto ieri mattina a Perugia tra l'assessore regionale per lo sviluppo economico, Mario Giovanetti, i rappresentanti della Provincia di Terni e del Comune di Orvieto, le organizzazioni sindacali e le società, Gepafin e Sviluppumbria. Oggi l'azienda, dopo varie ristrutturazioni, con l'impiego di ottantadue dipendenti ad alta professionalizzazione, può tranquillamente essere considerata la più grande azienda umbra del settore. La crisi che la investe, causata dal calo delle commesse (le ultime scadono a luglio), rischia di mettere definitivamente in ginocchio un settore già fortemente penalizzato in tutto l'Orvietano.