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Lopes è innocente

La sentenza della Corte d'appello ha dato ragione all'attuale segretario generale del Comune di Orvieto

foto di copertina

ORVIETO - La sentenza della Corte d'appello ha dato ragione all'attuale segretario generale del Comune di Orvieto, Ezio Lopes,(nella foto) prosciogliendolo dalle accuse per le quali, nel corso del 2002, era stato condannato a un anno e due mesi, nell'ambito di un'inchiesta condotta dal pool di "Mani pulite". L'inchiesta riguardava, in particolare, una lottizzazione al Comune di Bresso dove Lopes lavorava, prima di giungere sulla Rupe, come direttore generale.

Lopes era stato accusato di aver intascato una tangente di trenta milioni che un imprenditore avrebbe corrisposto per agevolare l'intervento. Insieme con lui erano stati arrestati anche tre titolari dell'azienda costruttrice, un assessore comunale ai lavori pubblici esponente di primo piano di Fi, in Lombardia, ed un architetto accusato di aver fatto da tramite nell'operazione illecita. La sentenza all'epoca diede parzialmente ragione a Lopes che era stato assolto con formula piena da quattro dei cinque capi di imputazione che gli erano stati contestati dalla procura. Tra questi anche l'accusa di aver intascato la tangente. Ma il tribunale di Milano ritenne di doverlo condannare per un'altra ipotesi di reato, da ricondurre al fatto che il direttore generale avrebbe acquistato un appartamento a Monza dallo stesso imprenditore che era stato coinvolto ed arrestato nell'inchiesta di Bresso. Una casa che, secondo i giudici del primo grado, sarebbe stata ceduta a Lopes per un prezzo inferiore a quello di mercato.
Ora anche quest'ultima imputazione è caduta.

Pubblicato il: 06/06/2005

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