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Resta blindata piazza Duomo il giorno dopo la macchia

La calce idrata, prima, e l'intervento del nucleo dei vigili del fuoco di Perugia, poi - che hanno provveduto al lavaggio della sede stradale grazie a un prodotto decontaminante ad ampio raggio - hanno fatto sparire ogni traccia della macchia, compreso l'odore sulfureo che ha reso l'aria irrespirabile per l'intera giornata di mercoledì. Accertamenti e indagini in corso..

foto di copertina

ORVIETO - Resta blindata la piazza della Cattedrale il giorno dopo il rinvenimento della macchia di liquido tossico di fronte al portone del palazzo dell'Opera del Duomo. Passata l'emergenza, le forze dell'ordine non hanno perso di vista il monumento che, nel primo giorno del ponte del 2 giugno, è stato preso d'assalto da numerosi turisti. Intanto ieri mattina, sul posto, i vigili del fuoco hanno effettuato un nuovo sopralluogo. La calce idrata, prima, e l'intervento del nucleo dei vigili del fuoco di Perugia, poi - che hanno provveduto al lavaggio della sede stradale grazie a un prodotto decontaminante ad ampio raggio - hanno fatto sparire ogni traccia della macchia, compreso l'odore sulfureo che ha reso l'aria irrespirabile per l'intera giornata di mercoledì. La situazione, insomma, è tornata alla normalità. Resta fitto il mistero sulla natura della sostanza e sulla dinamica dell'accaduto che per qualche ora ha tenuto col fiato sospeso la città, notoriamente, obiettivo sensibile.  Per saperne di più bisognerà attendere gli esiti delle analisi dell'Arpa sui prelievi raccolti mercoledì mattina dai vigili del fuoco del nucleo batteriologico chimico radioattivo di Terni. Ci vorranno altri tre, quattro giorni al massimo. Per il momento quel che è certo è che il liquido non si è rivelato tossico all'inalazione se non a una distanza minima di quaranta centimetri. Tanto l'odore quanto i frammenti di vetro ritrovati sulla chiazza oleosa, farebbero propendere per l'ipotesi che si sia trattato di un fitofarmaco o di un anticrittogamico. Tutta da capire, invece, la dinamica deell'acaduto. Saranno gli inquirenti, sulla base degli esiti degli esami, a tentare di dare un volto all'autore del gesto e soprattutto a stabilire se sia stato un banale incidente, un'intimidazione o niente altro che uno scherzo

Pubblicato il: 03/06/2005

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