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Orvieto ecocittà non convince gli ambientalisti

Il progetto presentato dall'Amministrazione comunale di Orvieto è stato approvato. Ma l'associazionismo orvietano ha apprezzato l'iniziativa ma non contenuti e metodo

foto di copertina

ORVIETO - Orvieto città ecologica, che affronta i temi della sostenibilità ambientale sotto gli aspetti più diversi, anche se per ora soltanto in fase di indirizzo.
L'argomento del Consiglio comunale aperto di venerdì scorso era sostanzialmente questo e e linee guida del progetto "Orvieto ecocity" presentate dall'assessore Nazzareno Desideri sono state approvate con l'astensione della minoranza e il voto contrario di Alta Città.

In apertura, il presidente del Consiglio comunale Evasio Gialletti ha presentato il tema ai numerosi presenti. "Ecoefficienza, competitività e comunicazione sono i cardini ispiratori di questo progetto che nasce per integrare ed estendere l'idea di Città della Rupe quale città del "buon vivere" con quella di "distretto della sostenibilità", nell'interpretazione reale ed autentica di un territorio che fa delle proprie risorse principali, la qualità della vita e dell'offerta turistica, una opportunità di rilancio delle sfide del nuovo millennio in termini di limitatezza delle risorse e sviluppo sostenibile".

L'assessore all'Ambiente Desideri ha definito poi le linee guida su cui "viaggiare" per fare di Orvieto una città ecologicamente corretta. Piglio deciso, anche con qualche tentativo retorico, voce impostata, eloquio fluido, semantica ambientalista.
Ma non ha convinto la associazioni che aveva tentato di coinvolgere in questa iniziativa e che si sono costituite in tavolo permanente per sostenere, indirizzare e controllare la via alla sostenibilità ambientale intrapresa dal Comune di Orvieto.

Emanuela Leonardi, che parlava per I Verdi-il sole che ride, ha smontato in partenza quel "Orvieto ecocity", emblematico di una scarsa concretezza rilevata nelle "schede" proposte da Desideri, zeppe di buone cose ambientalisticamente scontate e prive di segnali concreti immediatamente leggibili.
La Leonardi ha  proposto, tra l'altro, di intitolare il progetto "Ecocittà", in lingua italiana. Forse più provinciale ma certo meno enfatico e pretenzioso.
Anche Filippo Belisario, per il WWF, ha sostanzialmente bocciato il metodo di partecipazione dall'alto operato dall'Amministrazione nel coinvolgere le associazioni ed ha offerto al Consiglio un progetto curato dal WWF che è immediatamente realizzabile con le poche risorse disponibili, circa 40mila euro.
Il Comune "snobba" il contributo del forum ambientalista e approva il progetto ambiente "Orvieto ecocity". È quanto afferma amaro Maurizio Conticelli. "Sebbene fosse stato richiesto - afferma Conticelli - di rinviare l'approvazione in vista dell'elaborazione dei contributi esposti durante la seduta e fosse stata ufficializzata la costituzione di un tavolo ambientalista, (Verdi, Ars, Wwf, Legambiente, Cosmo, Altra Città.) disponibile a contribuire a una programmazione sui temi ambientali del territorio, la maggioranza ha approvato unilateralmente il documento. I segnali di apertura al dialogo e confronto più volte annunciati dalla nuova amministrazione sono parole al vento che si attestano sulla linea arrogante di passate amministrazioni".
Una polemica del tutto inutile per l'assessore all'ambiente Desideri, che puntualizza come l'approvazione arrivata dal Consiglio attenga unicamente alle linee di indirizzo del progetto, che resta assolutamente aperto alla partecipazione delle associazioni e del territorio. "Il documento progettuale, che ha già ricevuto il plauso di Provincia e Regione - afferma l'assessore Desideri - ha visto una prima fase di partecipazione con le associazioni di categoria, sindacali, dei consumatori e delle associazioni ambientaliste locali e dell'Arpa, partecipazione che proseguirà adesso ad ogni livello".

 

Pubblicato il: 30/05/2005

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