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"Orvieto ecocity". Gli ambientalisti orvietani hanno altre idee

Prposte alternative a quelle dell'Amministrazione da parte del WWF. Costituito un tavolo permanente dell'associazionismo orvietano

ORVIETO - Il Comune "snobba" il contributo del forum ambientalista, e approva il progetto ambiente "Orvieto ecocity". È quanto afferma amaro Maurizio Conticelli, all'indomani del Consiglio straordinario aperto di venerdì, che ha approvato (con l'astensione della minoranza e il voto contrario di Alta Città) le linee guida relative alle iniziative dell'Amministrazione per un territorio sostenibile.
"Sebbene fosse stato richiesto - afferma Conticelli - di rinviare l'approvazione in vista dell'elaborazione dei contributi esposti durante la seduta e fosse stata ufficializzata la costituzione di un tavolo ambientalista (Verdi, Ars, Wwf, Legambiente, Cosmo, Altra Città..) disponibile a contribuire a una programmazione sui temi ambientali del territorio, la maggioranza ha approvato unilateralmente il documento. I segnali di apertura al dialogo e confronto più volte annunciati dalla nuova amministrazione sono parole al vento che si attestano sulla linea arrogante di passate amministrazioni".
Una polemica del tutto inutile per l'assessore all'ambiente, Nazzareno Desideri, che puntualizza come l'approvazione arrivata dal Consiglio attenga unicamente alle linee di indirizzo del progetto. Progetto che resta assolutamente aperto alla partecipazione delle associazioni e del territorio. " "Il documento progettuale, che ha già ricevuto il plauso di Provincia e Regione - afferma l'assessore Desideri - ha visto una prima fase di partecipazione con le associazioni di categoria, sindacali, dei consumatori e delle associazioni ambientaliste locali e dell'Arpa, partecipazione che proseguirà adesso ad ogni livello".
A storcere il naso c'è anche il Wwf. Secondo il quale il progetto - già finanziato dalla Regione con uno stanziamento di 40 mila euro - sarebbe scritto in "politichese", "cioè un linguaggio povero di contenuti - specifica il responsabile della sezione di Orvieto, Filippo Belisario - ma infarcito di vocaboli di tendenza, impregnato di quella strana filosofia da cui siamo oggi troppo posseduti, che potremmo definire del "far vedere che si fa". Ma così non si va molto lontano"

Pubblicato il: 29/05/2005

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