Musica nella preziosa Sala Urbani del Palazzo dell'Opera del Duomo. Successo di Cambri

Il pianista orvietano Riccardo Cambri ha vinto la sua scommessa di portare la musica nella preziosa Sala Urbani del Palazzo dell'Opera del Duomo. Il concerto religioso "in honorem Ioannis Pauli II", svoltosi nella serata di domenica scorsa, ha ottenuto uno straordinario consenso di pubblico. Tantissimi gli intervenuti che hanno gremito la splendida Sala Urbani. Il maestro Cambri ha dato prova ancora una volta di essere ormai un artista di livello internazionale per la qualità altissima della sua arte, dimostrata nelle intime pagine di Chopin, suonate all'inizio, e soprattutto nell'esecuzione del "Chiaro di luna" di Beethoven. Quest'ultimo brano è un cavallo di battaglia del maestro orvietano e pare attagliarsi perfettamente alla sua personalità musicale: un caleidoscopio di elementi sognanti, riflessivi, delicati ma anche roboanti, aggressivi, drammatici. Nella seconda parte, i due soprani Jadwiga Huk e Francesca Bagnoni hanno cantato, sempre con l'accompagnamento pianistico di Riccardo Cambri, brani di Haendel, Bach, Mascagni e Dvorak. Le due artiste, allieve di Isabel Gentile nella classe di perfezionamento della Scuola "Mancinelli" di Orvieto, hanno mostrato entrambe un'ottima tecnica vocale messa però sempre al servizio delle esigenze interpretative dei brani musicali. Presente al concerto il vescovo Giovanni Scanavino, che ha reso possibile questo progetto musicale proposto dal maestro Cambri. Il presidente dell'Opera del Duomo, Francesco Venturi, nel complimentarsi con gli artisti al termine del concerto, ha espresso, a nome dell'intero Consiglio dell'Opera, la propria soddisfazione per la perfetta riuscita dello spettacolo musicale, per la prima volta accolto fra le pareti della Sala Urbani, che ha anche, inaspettatamente, mostrato un'acustica perfetta per la musica da camera.