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Frana ai "Fori". Per Forza Italia i ritardi sono di Provincia e Regione

Raffaele Nevi ravvisa nelle parole del governatore dell'Umbria, che protestava contro il dipartimento di Bertolaso, una "sciocca propaganda politica"

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ORVIETO - All'indomani dei fulmini della Lorenzetti, esce l'ordinanza con la quale il dipartimento nazionale della protezione civile assegna all'Anas gli interventi per la riapertura dell'Amerina. E sulle ragioni del ritardo si innesca, adesso, la polemica politica. È il neo eletto consigliere regionale azzurro, Raffaele Nevi, a ravvisare nelle parole del governatore dell'Umbria, che protestava contro il dipartimento di Bertolaso, una "sciocca propaganda politica". "Su sollecitazione del coordinamento comunale di Fi di Orvieto mi sono attivato - afferma Nevi - e, da un colloquio avuto questa mattina (ieri, ndr) con il dipartimento della protezione civile, sono venuto a conoscenza dei termini veri della questione. La prima riunione sull'argomento c'è stata a Roma il 10 maggio e non il 5 come dice la Lorenzetti. Solo il 18, con grave ritardo quindi, la Regione e la Provincia hanno fatto pervenire al dipartimento la documentazione richiesta con cui si metteva a disposizione il cofinanziamento dovuto. Sulla base di tale documentazione il dipartimento ha iniziato l'istruttoria che si è conclusa nella giornata di ieri e il tutto è passato alla firma del presidente del consiglio che arriverà entro questa settimana". Con il consiglio dei ministri di venerdì prossimo, infatti, arriverà la firma di Berlusconi e si potrà aprire il cantiere nei primi giorni della prossima settimana. L'Anas ha già ultimato il progetto esecutivo e individuato la ditta appaltatrice) A quel punto, secondo quanto preannunciato, l'Amerina dovrebbe riaprire in un mese. "Come si evince - insiste Nevi - il dipartimento ha fatto tutto a tempo di record nonostante i ritardi di Regione e Provincia. Ora la presidente invece di attaccare il Governo farebbe bene a pensare di più a come risolvere in modo definitivo il problema. Occorre, come Fi locale mi ha sollecitato, studiare una variante che metta definitivamente in sicurezza quel tratto e possa consentire agli operatori di non avere più disagi". Intanto, nella giornata di ieri, a invocare l'uscita dall'impasse è intervenuta anche l'associazione degli industriali di Orvieto. "Non ci piacciono affatto - ha affermato il presidente, Sergio Spadoni - i ritardi che stanno subendo gli interventi sull'Amerina. In una situazione generale in cui le infrastrutture da sempre penalizzano le imprese dell'Orvietano, l'emergenza che viviamo già da troppi giorni sta creando danni incalcolabili ai nostri associati sia in termini di sicurezza che in termini di aggravio dei costi di trasporto. Ragion per cui va affrontata senza ulteriore indugio".

 

Pubblicato il: 25/05/2005

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