Un impianto di energia eolica sul Peglia. Imbastoni è contrario
Il progetto è ancora "in fieri" e sarebbero in corso proprio in questi giorni incontri con la società che dovrebbe realizzare l'impianto, le amministrazioni comunali e l'ente di secondo grado
ORVIETO - Aree selvagge minacciate da pali d'acciaio alti come condomini da 7 a 14 piani. È scontro in Comunità montana sul progetto d'installazione di un impianto eolico a cavallo dei Comuni di Orvieto e San Venanzo. Il progetto è ancora "in fieri" e sarebbero in corso proprio in questi giorni incontri con la società che dovrebbe realizzare l'impianto, le amministrazioni comunali e l'ente di secondo grado. Intanto sulla zona interessata sarebbe già stato piazzato un anemometro per iniziare a studiare e misurare la velocità del vento. "Di certo nessuno vuol fermare l'energia pulita - afferma il consigliere Imbastoni (Prc) - si tratta, tuttavia, di una scelta che va studiata nella sua possibile collocazione all'interno di un contesto più ampio, perché di fatto l'istallazione dei quei pali significa sistemare nel verde incontaminato del monte Peglia, e poca distanza dal centro di documentazione del parco dei Sette Frati, un autentico impianto industriale". Si aggiunge così un altro tassello ai motivi di contrasto già in seno alla maggioranza dell'Ente, contrasti che hanno portato di recente all'apertura della fase di verifica politica su alcune questioni scottanti. Tra queste il bilancio, l'amministrazione del patrimonio boschivo e più in generale una gestione dell'Ente - a detta di alcuni - "troppo presidenzialista".
Pubblicato il: 20/05/2005