Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Ospedale, rivoluzione in vista

Si starebbe valutando un nuovo modello organizzativo che mette a sistema le risorse nel tentativo di ottimizzarle e contemporaneamente contenere le spese. In vista un Consiglio comunale per sollecitare all'Asl il mantenimento degli impegni presi

foto di copertina
ORVIETO - Ospedale, rivoluzione in vista: mentre la finanziaria dà una sforbiciata ai fondi e blocca le assunzioni, il Santa Maria della Stella starebbe valutando un nuovo modello organizzativo che mette a sistema le risorse nel tentativo di ottimizzarle e contemporaneamente contenere le spese. Per primo dovrebbe nascere un reparto definito di "medicina urgente", una sorta di guardia attiva 24 ore s 24, dove il paziente effettua tutte le ricerche per essere poi affidato all'assistenza domiciliare o al reparto di competenza. Ovvero un reparto non reparto, a metà strada tra il pronto soccorso e l'ospedale, che dovrebbe avere la funzione, tra l'altro, di evitare i ricoveri impropri che tanto costano in termini economici e di risorse umane - ridotte all'osso - della struttura sanitaria. Il tutto poi dovrebbe essere messo a sistema in modo che il degente, nel caso passi ricovero vero e proprio, non debba ripetere gli esami a cui è stato già sottoposto. Altro obiettivo cui punterebbe la sanità orvietana nell'immediato quello di realizzare un reparto vero e proprio per la terapia intensiva cardiologia e chirurgica. Oltre alle novità ben note relative alla creazione di una residenza sanitaria assistita all'interno del reparto di medicina. Ovvero razionalizzare le risorse e metterle a sistema sarebbe la parola d'ordine del nuovo modello organizzativo ospedaliero studiato come antidoto alle ristrettezze economiche e alle difficoltà del personale. Sono in corso, infatti, proprio in questi giorni gli incontri con i vertici della Asl destinati a definire il budget di spesa dei distretti sanitari. Secondo quanto emerso da fonti ufficiose non ci dovrebbero essere grosse novità rispetto allo scorso anno. Il taglio del 2% applicato dalla finanziaria alla spesa sanitaria nazionale dovrebbe tradursi per la struttura orvietana in un contenimento della spesa equivalente a quello del 2004. Salvo particolari esigenze per servizi più recenti che potrebbero richiedere un incremento del 2%. L'obiettivo dell'emergenza - urgenza resta, comunque, lontano. Senza contare che a restare aperte sono anche altre crepe relative a servizi essenziali come il consultorio, il Sert, il Csm infanzia e adulti, per i quali non si è ancora affrontato finora la questione del potenziamento delle figure professionali, né quella dell'adeguamento delle sedi. Intanto sull'argomento caldo della sanità è prossimo un nuovo consiglio comunale che dovrebbe fare il punto della situazione ma soprattutto tornare a sollecitare l'attenzione della Asl di Terni sugli impegni, per la verità, già in precedenza assunti.

Pubblicato il: 20/05/2005

Torna alle notizie...