La giudiziaria della polstrada di Orvieto alla ribalta delle cronache nazionali

ORVIETO - Potrebbe rivelare risvolti ancora più eclatanti la nuova fase che si sta aprendo nell'indagine condotta dalla squadra giudiziaria della stradale di Orvieto nell'ambito dell'operazione "Loden" che, martedì scorso, a Milano, ha portato all'arresto di cinque persone accusate per associazione a delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio di autovetture di alta gamma. Sgominata la banda, operativa probabilmente ancora nello scorso mese di febbraio, e recuperate numerose vetture ( tra cui anche una Bmw M3 del calciatore del Milan Andriy Shevchenko e la Porsche Cayenne rubata probabilmente a Bobo Vieri) adesso il cerchio delle indagini potrebbe allargarsi al traffico internazionale delle auto di grossa cilindrata. L'attenzione degli inquirenti si starebbe, infatti, spostando verso i mercati che l'organizzazione criminale si sarebbe aperta, presumibilmente, con l'esportazione delle vetture rubate soprattutto nei paesi dell'Est. L'operazione era scattata nel gennaio dello scorso anno da un banale controllo sul tratto dell'A1 di Porsche Carrera 911 che risultò esser stata rubata a Milano. A bordo Franco Giuseppini di 53 anni, subito denunciato per ricettazione e poi arrestato, a seguito delle indagini, il 10 agosto dello scorso anno. Era solo l'inizio di un'operazione che - sotto il coordinamento del comandante provinciale, Francesco Falciola e quello del comandante regionale, Pier Giorgio La Corte - in meno di un anno ha condotto al brillante epilogo di martedì scorso che ha fatto balzare la giudiziaria della polstrada di Orvieto alla ribalta delle cronache nazionali. Ieri intanto la stradale è tornata alla routine: una denuncia per guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un belga trovato sull'A1, alla guida di un mezzo pesante, con un tasso alcolemico 5 volte al di sopra di quello consentito.