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Sgominata banda delle auto di lusso, Shevchenko tra le vittime

L' indagine era scattata nel gennaio 2004 quando la polizia stradale di Orvieto aveva intercettato sulla autostrada del Sole una Porsche Carrera 911, che era stata rubata a Milano...

ORVIETO - C' è anche il calciatore del Milan Andriy Shevchenko tra le vittime della presunta organizzazione di ladri di auto di grossa cilindrata sgominata dalla polizia stradale e che operava nell' hinterland milanese. L' indagine era scattata nel gennaio 2004 quando la polizia stradale di Orvieto aveva intercettato sulla autostrada del Sole una Porsche Carrera 911, che era stata rubata a Milano. Tra le auto rubate anche quelle di altri noti personaggi pubblici. I dettagli dell'operazione per sgominare la banda di ladri d'auto di grossa cilindrata sono stati illustrati ieri ad Ancona dai dirigenti della Polizia stradale delle Marche e dell'Umbria, Italo D'Angelo e Piergiorgio De Corte, affiancati da Francesco Falciola, comandante della Polstrada di Terni, che lungo il tronco autostradale di competenza ha effettuato varie intercettazioni delle auto rubate - in tutto 14 -, fra le quali la prima, nel 2004, da cui ha avuto origine l'operazione. Le indagini sui furti (riguardanti BMW, Porsche, Range Rover, del valore medio di 200/250 milioni di lire, appartenenti tutte a persone molto facoltose) hanno preso il via nel gennaio dello scorso anno, appunto con il blocco lungo la A1, nella zona di Orvieto, di un uomo, Franco Giuseppini, alla guida di una Porsche rubata. Da lì l'avvio degli accertamenti - coordinati dal sostituto Laura Colucci, di Milano - conclusisi ieri con l'arresto di cinque delle dieci persone complessivamente denunciate per associazione per delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio: Valter Dicuonzo, 37 anni, di Rozzano (Milano), detto «Lallo», accusato di essere il promotore dell'associazione e l' organizzatore dei furti; all'irruzione dei poliziotti «Lallo» ha tentato di sfuggire all'arresto nascondendosi, senza successo, dietro un armadio. E inoltre: Raffale Pasqualino Dicuonzo, 44 anni, di Milano; Massimiliano Dicuonzo, 38 anni, di Rozzano; Antonio Farina, 36, di Rozzano, e Massimiliano Pali, di 40 anni, di Sesto San Giovanni. Tutti i furti avvenivano nell'hinterland milanese; gli accusati erano in grado di neutralizzare i sofisticati congegni elettronici anti-furto di cui erano dotate le auto, destinate, sembra, al mercato campano. Le modalità delle sottrazioni erano davvero sorprendenti, e capaci di superare le normali barriere d' autotutela che chiunque solitamente applica verso i propri beni; ad esempio, gli accusati di furto riuscivano a inserirsi nel dialogo a distanza tra il portiere di un grande albergo milanese e un cliente appena giunto all'ingresso dell'hotel a bordo della propria auto, riuscendo a farsi percepire dal cliente come un addetto dell' albergo e dal portiere come un conoscente del cliente, che poco dopo si presentava chiedendo per conto dell«'amico», e ottenendo le chiavi dell' automezzo. Tra le vittime, anche un giornalista, proprietario di una Porsche, e il calciatore del Milan Shevchenko, cui sono state sottratte le chiavi della sua BMW X5 dal giubbetto che aveva lasciato appeso all' attaccapanni di un bar nel quale stava consumando.

Pubblicato il: 19/05/2005

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