Inizia la sedicesima edizione del "Palio dell'oca"

ORVIETO - Si alza il sipario sulla sedicesima edizione del "Palio dell'oca". Con la presentazione del programma delle manifestazioni, prevista per questo pomeriggio alle 18 al palazzo dei Sette, si dà il via alla quattro giorni che la città di Orvieto dedica alla tradizione storica dei giochi in piazza.

Le manifestazioni legate al palio, si svolgono a partire da oggi fino a domenica e culminano nella giornata di sabato con la corsa vera e propria in notturna - a partire dalle 21 - in piazza del Popolo. Nel corso della gara due squadre di cavalieri appartenenti alle contrade Cava e Pistrella si contenderanno l'ambito "palio" ed il "paliotto", riservato al migliore cavaliere. La gara prevede infatti l'assegnazione di due riconoscimenti: un "palio di contrada" che verrà aggiudicato alla contrada vincitrice, e un "paliotto" individuale, che verrà consegnato al cavaliere vincitore assoluto della gara.  Il Palio dell'Oca 2005 verrà conteso fra 12 cavalieri capitanati rispettivamente da Marco Custolino per la contrada Cava e da Massimo Magistrato per la contrada Pistrella. 

Intanto stasera si inizia con la conferenza stampa di presentazione cui seguirà alle 18,30 il Premio  fotografico  "Palio dell'Oca 2004" a cura del "Fondo internazionale Orvieto Fotografia" e alle 19 la presentazione del palio e del paliotto 2005 realizzati dall'artista orvietano, Renzo Orsini. Alle 19,30 il taglio del nastro per le mostre fotografiche: "Palio dell'Oca" 2003 e 2004 a cura Orvieto Fotografia e la Mostra dei 16 anni di storia della gara.  Domani alle 18, ancora al palazzo dei Sette, si svolgerà, invece, la presentazione delle squadre, quindi, il sorteggio e gli abbinamenti per la gara. 

C'è grande attesa quest'anno per la tradizionale "cerimonia del campione" che, nel pomeriggio che precede della gara, vedrà il debutto dei cortei delle dame di Cava e Pistrella per l'investitura del campione e l'offerta dei ceri, ovvero una sfilata nuova di zecca dei nobili di contrada di parte guelfa e ghibellina.