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Palombella. "Non più scontro ma incontro: finalmente è festa"

In una manciata di secondi la colomba raggiunge il "cenacolo" situato sul sagrato del Duomo". Applausi scroscianti accompagnano la sua "liberazione"

ORVIETO - "Non più scontro ma incontro: finalmente è festa". Con questo slogan ieri mattina animalisti e "tradizionalisti" salutavano, sotto lo stand di "Cittadinananzattiva", in piazza Duomo l'edizione 2005 della Palombella. E così è stato. Come annunciato, la protesta non si è levata e anzi una decina di animalisti delle principali associazioni hanno rinunciato ad occupare le postazioni loro riservate accanto al sagrato, per assistere alla festa dallo stand di Cittadinanzattiva. Da dove il movimento animalista "Umani dalla parte della colomba", il comitato per la salvaguardia delle tradizioni locali e l'associazione "Giovani per Orvieto" annunciavano l'inizio della collaborazione attiva per la valorizzazione della tradizionale festa sulla base del rispetto di tutte le sensibilità.

Qualche brivido ha attraversato l'Opera del Duomo a pochi minuti dallo scoppio di mezzogiorno per un diverbio scivolato poi soltanto nell'equivoco: al centro un fraintendimento su un presunto senso di intromissione con il quale parte degli orvietani interpreterebbe l'intervento degli animalisti su una questione sentita come spiccatamente locale. Poi tutto è filato liscio: il clima si ricompone. A mezzogiorno, al cenno del vescovo, il silenzio è interrotto dai petardi e dai mortaretti che segnano l'inizio della "volo". Forse un po' più assordanti degli ultimi anni, per la verità. In una manciata di secondi la colomba raggiunge il "cenacolo" situato sul sagrato del Duomo". Applausi scroscianti accompagnano la sua "liberazione". È viva. E sta bene come conferma il veterinario che la visita all'Opera del Duomo dove l'animale viene scortato e liberato dal plexiglass.

Ad attenderla ci sono il sindaco Stefano Mocio (al debutto, quest'anno sul balcone dell'Opera), i fabbriceri e il vescovo monsignor Giovanni Scanavino che la affida alle cure dei due novelli sposi: Orietta Lipparoni e Luca Nuti(nella foto). Ma ad affacciarsi dall'Opera del Duomo quest'anno - a testimonianza della fiducia riposta nella fase di dialogo che si  è aperta - c'erano anche due esponenti del mondo animalista: l'onorevole Renato Galeazzi (Ds) membro della commissione affari sociali della Camera - che non ha esitato, tuttavia, a definire "anacronistica" la festa - e Maria Aquila, responsabile del coordinamento delle associazioni animaliste della Regione Marche. "Sono due anni - ha affermato Maria Aquila - che non organizziamo la protesta. Quest'anno lo abbiamo fatto in segno di fiducia nei confronti del dialogo che si è aperto e che ci auguriamo possa dare i suoi frutti. Perché sia chiaro che il prossimo, comunque vadano le cose, noi ci saremo. Speriamo per festeggiare".

Pubblicato il: 16/05/2005

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