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Evase dal carcere rischiando la paralisi, condanna a dieci mesi

Volò il muro di cinta rischiando la paralisi per un maldestro tentativo di evasione dal carcere di via Roma. Ieri mattina il giudice, Silverio Tafuro, lo ha condannato a 10 mesi di detenzione. E' finita così una vicenda - quella della tentata fuga nel marzo dello scorso anno - che destò molto clamore soprattutto per le tragiche conseguenze che ne seguirono...

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ORVIETO - Volò il muro di cinta rischiando la paralisi per un maldestro tentativo di evasione dal carcere di via Roma. Ieri mattina il giudice, Silverio Tafuro, lo ha condannato a 10 mesi di detenzione. E' finita così una vicenda - quella della tentata fuga nel marzo dello scorso anno - che destò molto clamore soprattutto per le tragiche conseguenze che ne seguirono. L'uomo - un cittadino albanese di 29 anni - si gettò dal muro di cinta sul lato confinante con la attigua Caserma Piave e rimase a lungo ricoverato per la frattura di una vertebra e gravissime lesioni alla colonna per le quali rischiò la paralisi degli arti inferiori.

Trasferito d'emergenza al policlinico Silvestrini di Perugia, l'albanese restò a lungo in gravi condizioni, piantonato dai carabinieri e dagli agenti di custodia. Poi, col migliorare del quadro clinico, arrivarono gli arresti domiciliari, arresti ai quali era tuttora ristretto. Nessuno riuscì mai comprendere i motivi di una fuga tanto ingenua e disperata dal momento che il giovane non aveva da scontare che pochi mesi nel carcere di via Roma. Era finito dentro per ricettazione in qunto sorpreso a bordo di un furgone rubato, attività alla quale sembrerebbe fosse stato dedito sulle autostrade. Le iniziali del giovane corrispondevano a A.S. Anche se con il processo si è risaliti a una diversa identità. Così ora dovrà rispondere anche per aver fornito false generalità agli inquirenti.

Pubblicato il: 14/05/2005

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