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Palombella. In movimento. Verso la pace

Per domenica è annunciata la presenza di qualche animalista, ma la tensione sembra calata. La polizia tiene la situazione dell'ordine pubblico sotto controllo

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Sono attesi una quarantina di animalisti per domenica mattina in piazza Duomo ad assistere al tradizionale volo di mezzogiorno della Palombella. Il commissariato ha predisposto un piano di sicurezza che non varia di una virgola da quello allestito negli scorsi anni. Un ampio dispiegamento di forze e un sistema di transennamenti che assegna la parte centrale della piazza alla cittadinanza e un settore più a distanza alle associazioni.

Novità di quest'anno la presenza di uno stand informativo di "Cittadinanzattiva" che sarà disponibile a fornire indicazioni a chiunque sia interessato a capire cosa si sta muovendo e cosa sta cambiando intorno alla festa, una festa che, negli ultimi anni, è stata soprattutto sinonimo di scontro e che vuole, invece, tornare ad essere soprattutto una festa della pace e del dialogo. "Non è possibile - afferma il portavoce di Cittadinanzattiva, Gianni Mencarelli (tra i protagonisti del tavolo operativo promosso dall'Opera del Duomo) - che mentre in Duomo si celebra la discesa dello Spirito Santo fuori si alzino le barricate. Non ha senso. Come non ha senso imporre a un animale una sofferenza inutile: il tavolo di lavoro che si è aperto rappresenta il primo importante segnale di distensione, di un processo ormai avviato e che restituirà la Palombella al suo vero valore che è quello della Pentecoste ma anche quello di una festa della tradizione, se per tradizione intendiamo della partecipazione e del sentire unito della collettività". 

Così per pacificare gli animi e avvicinare la città alla sua festa dal prossimo anno poterebbe essere realizzato un simulacro al posto del colombo vivo mentre uno in "piume e ossa" potrebbe spiccare il volo dal sagrato del Duomo. E ancora potrebbe essere "coniata" un'inedita ricetta di un "dolce della Palombella". Si moltiplicano insomma le iniziative e le proposte. Intanto sarebbero già molti anche gli artigiani orvietani ad aver dato la propria disponibilità per realizzare il manufatto che dovrebbe andare a sostituire il piccione.  

Pubblicato il: 12/05/2005

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