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Palombella, dallo scontro al dialogo

Grande successo per l'incontro tra animalisti e tradizionalisti. Ma l'apparato sicurezza per domenica prossima sarebbe già partito...

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ORVIETO - Dallo scontro al dialogo. Con l'incontro di venerdì scorso, tra accesi sostenitori della tradizione e associazioni animaliste, si è aperta una nuova fase di confronto - e senza precedenti -sul futuro della Palombella. Come senza precedenti è l'iniziativa che quest'anno permetterà a due rappresentanti del mondo animalista di assistere "in prima fila" alle celebrazioni affacciandosi dal balcone da cui tradizionalmente seguono il "volo" della colomba il vescovo insieme alle autorità e il presidente dell'Opera del Duomo. Un invito che vuole tendere un ramoscello d'ulivo, in attesa dei cambiamenti concertati a cui andrà incontro la festa già a partire dal prossimo anno. Intanto la città, a una settimana esatta dalla festa, si appresta a vivere l'ultima edizione celebrata secondo tradizione. E proprio in ragione degli imminenti cambiamenti e dello spiraglio di dialogo aperto con le associazioni animaliste l'Opera del Duomo ha rivolto un invito esplicito ed astenersi quest'anno da manifestazioni di piazza. Eppure le associazioni pare siano comunque sul piede di guerra e già circolerebbero on line inviti a recarsi a Orvieto nel giorno della Palombella. Al punto che le forze dell'ordine starebbero preparando un consistente apparato per garantire la massima efficienza del sistema di sicurezza. Pronti ad ogni evenienza, insomma. Perché effettivamente, nonostante gli ampi segnali di distensione, l'incognita della protesta rimane. All'Opera del Duomo sono fiduciosi, forti dello "straordinario successo" - come afferma una nota della fabbriceria - del primo incontro del gruppo di lavoro che si è tenuto venerdì scorso presso l'Opera del Duomo. Erano presenti il vescovo di Orvieto-Todi, monsignor Giovanni Scanavino, l'assessore, Carlo Tonelli, in rappresentanza dell'amministrazione comunale, il presidente dell'Opera del Duomo, Francesco Venturi nonché i rappresentanti dei gruppi tradizionalisti e delle principali associazioni degli animalisti. "Ciascuno ha portato il proprio contributo - affermano dall'Opera - al superamento di una contrapposizione che va avanti da molti anni. Particolare apprezzamento ha riscosso tra i presenti l'idea di avviare questo confronto soprattutto nel riconoscimento del grande valore religioso della Pentecoste e della tradizione di questa città che in numerose occasioni si è fatta promotrice di pace". I lavori del tavolo proseguiranno con un nuovo appuntamento per il prossimo mese. Intanto al vaglio restano varie soluzioni tra cui quella del simulacro magari fatto realizzare ogni anno da un diverso artigiano orvietano e quella di liberare delle colombe bianche da una voliera posta sul sagrato del Duomo. Come in origine quando nel 1400 la colomba veniva liberata - allora dentro la Cattedrale - tra scoppi di mortaretti e una pioggia di petali di rosa.

Pubblicato il: 09/05/2005

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