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Blocco del traffico, il no della Confesercenti

"Un provvedimento drastico, applicato con estrema rigidità e per giunta preso senza sentire le associazioni di categoria". Così tuona contro la recente ordinanza sul traffico la Confesercenti umbra a cui non piacciono affatto le novità in vigore dal 1 maggio scorso.. Le ragioni del Comune...

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ORVIETO - "Un provvedimento drastico, applicato con estrema rigidità e per giunta preso senza sentire le associazioni di categoria". A scendere in campo contro la recente ordinanza sul traffico che limita l'accesso e la circolazione all'interno del centro storico è adesso anche la Confesercenti umbra a cui non piacciono affatto le novità in vigore dal 1 maggio scorso. Blocco del traffico veicolare, dalle 18,30 alle 20,30, nel tratto di corso Cavour tra piazza Cahen e il Mancinelli e divieto assoluto di circolazione nel tratto compreso tra l'intersezione di via Cesare Nebbia e piazza Sant'Angelo. Queste sostanzialmente le nuove regole in vigore nella viabilità cittadina.

"Non è pensabile - afferma Sandro Gulino, a capo degli esercenti umbri - adottare simili provvedimenti senza convocare le associazioni. Provvedimenti, poi, che non hanno senso in una fase come questa in cui non esiste ancora un progetto complessivo sulla mobilità alternativa. Proprio in ragione di questo la nuova ordinanza non fa che penalizzare i commercianti della zona, contribuendo a quel declino delle attività del centro storico che è sotto gli occhi di tutti". Eppure in Comune e alla polizia municipale non sono scossi più di tanto dal vivace fermento di questi giorni. "Innanzitutto - afferma il dirigente del settore della vigilanza urbana, il tenente colonnello, Rosario Lombardo - il divieto di transito in quella parte di corso Cavour vigeva già da tempo, ora c'è semplicemente un vigile che lo fa rispettare, in attesa dell'attivazione dei varchi elettronici".

"La vera novità - prosegue Lombardo - è semmai che non è più consentito ai veicoli l'attraversamento del corso all'altezza di piazza Sant'Angelo. Ma entrambi i provvedimenti sono finalizzati proprio a migliorare la fruibilità di quella parte della città, percorsa da un transito pedonale intenso che non può incrociarsi ad ogni ora del giorno con il traffico veicolare, il carico scarico merci, le gite e quant'altro".

Chi ne beneficerà per primo insomma dovrebbero essere proprio i commerciati secondo le linee di principio che ispirano il progetto. "I centri storici chiudono alle auto in tutta Europa - spiega il sindaco, Stefano Mocio, che sulla mobilità alternativa mette in campo la specializzazione conseguita nel proprio corso di studi universitario - si tratta di un primo passo verso una chiusura che in futuro non si limiterà a qualche ora al giorno. E sono altresì convinto che i commercianti ne otterranno soltanto benefici specie perché quella parte della città è profondamente  cambiata negli ultimi tempi, con bar, ristoranti, tavolini all'aperto e negozi di artigianato per i quali al contrario, le auto sono un grave danno. Se si dovessero presentare singole eccezioni faremo di tutto per studiare soluzioni che non penalizzino nessuno".

 

LA CONFESERCENTI PER L'AMERINA Drastica contrazione negli affari per le attività di Baschi e Corbara, turisti in calo nell'Orvietano e tempi di percorrenza inaccettabili. Sono i motivi che spingono la Confesercenti umbra a lanciare un grido d'allarme perché venga aperto al più presto il cantiere sulla frana ai fori di Baschi che da quindici giorni tiene chiusa l'Amerina. "Non c'è tempo da perdere - afferma il presidente, Sandro Gulino - bisogna sollecitare a ogni livello l'inizio dei lavori e avere la garanzia sin da adesso che il cantiere possa restare aperto 24 ore su 24".

 "I ristoratori, gli albergatori e più in generale le attività che insistono nella zona lamentano già forti perdite nel giro di affari - prosegue Gulino - E' una cosa che non possiamo permetterci, come non possiamo lasciare che diminuisca il flusso turistico che in questa stagione arriva nell'Orvietano da tutta l'Umbria. Giugno e luglio sono mesi cruciali che non possiamo assolutamente perdere". Al danno economico si aggiungono, giorno dopo giorno, i disagi di automobilisti e autotrasportatori. Non passano ventiquatt'ore senza code e mezzi pesanti di traverso sulla carreggiata, per l'inadeguatezza del tracciato della Baschi Sermugnano che non riesce a sostenere il traffico dell'Amerina. Intanto tra un paio di settimane dovrebbe riaprire la comunale di Corbara. 

Pubblicato il: 07/05/2005

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