Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Corbara. È una catastrofe

Novecento quintali di pesce. Questo il bilancio della moria di animali causata sabato scorso dal rapido abbassamento delle acque del lago di Corbara

foto di copertina
ORVIETO - Novecento quintali di pesce. È andato ben oltre ogni pessimistica previsione il bilancio della moria di animali causati sabato scorso dal rapido abbassamento delle acque del lago di Corbara. Il bilancio è stato stilato al termine delle operazioni di bonifica, condotte su incarico del Comune di Baschi dalla cooperativa dei pescatori del lago. E se in un primo momento la polizia locale pensava approssimativamente a circa 300 quintali, la stima definitiva parlerebbe addirittura del triplo. Ci sarebbero, infatti, voluti 15 camion da 60 quintali l'uno far sparire ad una ad una tutte le carcasse. Un'operazione lunga e difficoltosa che ha comportato anche l'impiego di numeroso personale dal momento che non è stato possibile - a causa del terreno fangoso - lavorare con macchinari pesanti. A lasciarci le pinne sarebbero state soprattutto carpe, che rappresenterebbero il 70% dell'intero pesce raccolto. Il 20% sarebbe invece di carassio, una specie del tutto simile alla carpa e anche questa presente in numerosi esemplari nel lago di Corbara. A restare all'asciutto a pancia all'aria anche 600 capi di luccio perca e 50 - poco male, potrebbero dire alcuni - di pesce siluro. Adesso l'area è stata interamente bonificata e nella giornata di mercoledì la Asl ha provveduto anche alla disinfezione della zona che, da sabato scorso, era rigorosamente transennata per la sicurezza della salute pubblica. Il danno ambientale per lo specchio lacustre di Corbara è enorme. A finire nel mirino adesso ci sarebbe la società che produce energia elettrica dalle acque del lago di Corbara, la cui attività, probabilmente a ritmo particolarmente intenso, avrebbe determinato il dislivello repentino che si è verificato sabato scorso, causando la grossa moria di animali. La depressione è stata fatale per i pesci in quanto è avvenuta in coincidenza di un periodo di frega durante il quale depositano le uova a filo d'erba e sono più esposti a pericoli nel caso di dislivelli delle acque. Così ora la Provincia si appresterebbe a verificare proprio insieme alla Endesa se siano stati rispettati i livelli di guardia che la società, nel corso dell'attività di produzione di energia, è vincolata a mantenere nei diversi periodi dell'anno, secondo quanto stabilito dall'apposita convenzione che ne regola i rapporti.

Pubblicato il: 06/05/2005

Torna alle notizie...