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Corbara. Morti 300 quintali di pesce

La grossa moria sarebbe stata causata da un rapido abbassamento dei livelli delle acque, cosa questa che sarebbe legata all'attività per la produzione di energia elettrica

foto di copertina
Ha assunto proporzioni davvero preoccupanti l'enorme moria di pesci che si è registrata sulle sponde del lago di Corbara nella giornata di sabato scorso. Secondo la polizia locale si sarebbe trattato di qualcosa come 2-300 quintali di animali morti, animali che ora stanno per essere completamente rimossi dalla cooperativa dei pescatori di Corbara. La cooperativa è stata incaricata delle mansioni di bonifica da parte dell'amministrazione di Baschi, nel corso del vertice, che si è tenuto nella stessa giornata di sabato, presso la sede comunale. Al summit chiamato a far fronte all'emergenza erano presenti gli amministratori di Comune e Provincia, i carabinieri, i vigili del fuoco e la polizia locale. La zona rimane al momento transennata per ragioni di pubblica sicurezza, mentre le operazioni di bonifica - secondo quanto spiegato dalla polizia locale - si stanno rivelando piuttosto difficoltose per l'impossibilità di lavorare con macchinari pesanti a casa del limo ovviamente presente sulla zona interessata. La grossa moria sarebbe stata causata da un rapido abbassamento dei livelli delle acque, cosa questa che sarebbe legata all'attività per la produzione di energia elettrica della società Endesa che gestisce la diga. A causare stavolta la strage di tanti animali il fatto che questo è un periodo di frega, per cui i pesci depositano le uova a filo d'erba e sono più esposti a pericoli nel caso di abbassamento delle acque. Ora sarà la Provincia a verificare insieme a Endesa se siano stati rispettati tutti i parametri che all'interno della convenzione stipulata vincolano la società al mantenimento costante di determinati livelli. 

Pubblicato il: 03/05/2005

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