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Patto di stabilità: lo Stato risparmia a scapito degli enti locali

L'articolo 29 della legge finanziaria 2003 ha stabilito le regole inerenti il patto di stabilità interno per le province ed i comuni con popolazione maggiore di 5000 abitanti relativo al triennio 2003-2005

Cronaca

Presentazione

L'articolo 29 della legge finanziaria 2003 ha stabilito le regole inerenti il patto di stabilità interno per le province ed i comuni con popolazione maggiore di 5000 abitanti relativo al triennio 2003-2005, apportando diverse e importanti modifiche alle disposizioni relative al patto del 2002.
Le maggiori innovazioni riguardano

Il patto di stabilità per il 2003 prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi: le province dovranno migliorare il saldo dell'esercizio 2003 del 7% rispetto al corrispondente saldo dell'esercizio 2001 mentre i comuni dovranno ottenere un saldo finanziario per il 2003 non superiore quello relativo al 2001. Il rispetto del patto consentirà nel 2003 un risparmio rispetto agli andamenti tendenziali di circa 1800 milioni di euro.

Leggi la circolare della ragioneria centrale dello Stato del 7 febbraio scorso

la sintesi

Il nuovo Patto di stabilità interno 2003-2005 per Province e Comuni (con popolazione superiore ai 5.000 abitanti), è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 febbraio. Stabilisce la necessità di migliorare nel 2003 il saldo finanziario programmatico del 7% rispetto al 2001, e stabilisce punizioni per quanti non rispetteranno l'obiettivo.

''Per le Province - si legge nel documento messo a punto dal ministero dell'Economia - nel determinare le condizioni del saldo finanziario compatibile con gli obiettivi di finanza pubblica, è stato posto il vincolo di migliorare il saldo finanziario dell'esercizio 2003 del 7% rispetto al corrispondente saldo del 2001'': un vincolo valido sia per quanti hanno chiuso il proprio bilancio in rosso sia per quelli che hanno registrato un risultato positivo.

Rispetto al Patto 2002, il documento apporta diverse e importanti modifiche. Le maggiori innovazioni riguardano: l'assenza di vincoli finanziari sulle spese degli enti; una diversa impostazione delle regole per le Province ed i Comuni; l'introduzione di un sistema di programmazione trimestrale dei flussi finanziari di cassa; la definizione di un sistema di regole innovative per il

Patto di stabilità 2005 rispetto ai sistemi di regole sinora definite (inserimento nel calcolo del saldo delle spese d'investimento). Ma e' anche stabilito che gli enti che non rispetteranno i vincoli del Patto interno subiranno 'punizioni': non potranno assumere personale, ricorrere all'indebitamento per finanziare gli investimenti, dovranno obbligatoriamente ridurre di almeno il 10% rispetto al 2001 le spese per l'acquisto di beni e servizi.

Per il saldo programmatico 2003 si deve prendere a riferimento il saldo dell'esercizio 2001 e migliorarlo nella misura del 7%''. Ma, tenendo conto che il saldo relativo a quell'anno, va ricalcolato sulla base dell'ultima Finanziaria, senza considerare cioé i trasferimenti sia correnti che in conto capitale verso l'Ue, le entrate dell'Irpef decentrata, le entrate da dismissioni di immobili e finanziarie nonché dalla riscossione dei crediti e le spese per interessi passivi.

''Pertanto ciascuna Provincia - stabilisce il Patto Interno - provvederà a ricalcolare il saldo finanziario 2001'' secondo le nuove regole e ''non ad utilizzare quello realizzato per lo stesso anno'' in base alla legge 388 del 2000 ''in quanto i criteri di calcolo sono diversi, così come diverse sono le detrazioni da apportare alle entrate ed alle spese''.

Per il 2004-2005, al fine di ''garantire continuità all'azione di risanamento dei conti pubblici'', il Patto prevede poi che il saldo finanziario 2004 non possa essere ''superiore a quello del 2003 incrementato del tasso di inflazione programmato (1,3%)'', mentre per l'anno dopo il saldo dovrà essere determinato, sia per competenza sia per cassa, ''prendendo in riferimento il saldo 2003, aumentato o diminuito del 7,8% a seconda che tale saldo sia, rispettivamente, negativo o positivo''.

Pubblicato il: 27/02/2003

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