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Duomo. Sconosciuto l'autore della decapitazione del borbero

La telecamera non ha ripreso il momento della decapitazione. Il consigliere Di Loreto suggersce una diversa fruibilità della piazza da parte delle autovetture, che di notte parcheggino addirittura sul sagrato della Cattedrale

ORVIETO - Il pilone in travertino è tornato intatto sul sagrato del Duomo, resta il giallo su chi, accidentalmente o intenzionalmente, si sia reso responsabile - nella notte tra giovedì e venerdì scorso - dell'ardita "decapitazione". All'occhio delle telecamere, che riprendono, notte e giorno, la facciata della Cattedrale, non sarebbe, infatti, sfuggito un gruppo di persone che sostava animatamente nei pressi del pilone in questione. Un pilone intatto. Che non è più intatto pochi minuti dopo quando un pezzo sarebbe stato filmato a terra e senza più nessuno intorno. Cosa sia successo nel frattempo però è difficile dirlo. Perché qui starebbe l'inghippo, del tutto inatteso, per la verità. Sembrava che bastasse prendere visione delle registrazioni per venire a capo della vicenda. Invece così non è stato perché pare che le telecamere non effettuino un monitoraggio costante e continuo dell'intera facciata del Duomo. L'occhio elettronico compirebbe, infatti, un giro a 180 gradi, scansionando in porzioni la facciata che non sarebbe così ripresa nella sua interezza per tutto il tempo. Ogni singola inquadratura durerebbe per qualche istante - pare una ventina di secondi -  per passare poi all'inquadratura successiva. Ovviamente quando l'occhio è puntato in una determinata zona, un'altra resta inevitabilmente in ombra. Alcune porzioni della facciata sono, insomma, fuori controllo nell'intervallo di tempo necessario alla telecamera a completare il giro e tornare su quel punto. Un dettaglio che poco toglie alla sicurezza dell'impianto dal momento che nessuno può essere sicuro di non essere inquadrato in un preciso momento e quindi il sistema di sicurezza resta, comunque, un valido deterrente.

Eppure nell'attuale circostanza avrebbe per il momento messo "in salvo" il vandalo di turno o semplicemente lo sfortunato - o forse, col senno di poi, fortunato - incappato nell'incidente. A meno che gli inquirenti non riconoscano qualcuno nel gruppetto rimasto impressionato sul nastro del filmato. Allora potrebbero decidere procedere ad ascoltare la versione dei fatti che vorranno fornire. Per il momento resta il giallo sulla vicenda grave ed incresciosa che ha spinto il consigliere Di Loreto a suggerire di cominciare a pensare, d'intesa con il Comune, a una diversa fruibilità della piazza da parte delle autovetture, ritenendo sgradevole che molte, soprattutto di notte, parcheggino proprio sul sagrato della Cattedrale.

Pubblicato il: 01/05/2005

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